Noi abbiamo un sogno, quello di un’umanità libera da
condizionamenti mentali esercitati da millenni dai centri di potere
politico, economico e religioso; un’umanità libera dalle malattie, dal
dolore e dalla violenza; un’umanità in cui ogni individuo ha gli
strumenti per essere artefice del proprio destino, della propria salute
fisica, del proprio equilibrio mentale e della propria sfera spirituale.
Noi siamo consapevoli che una società migliore è
possibile solo se migliori saranno le coscienze di coloro che la
compongono: più giuste e sensibili verso le esigenze vitali di ogni
essere vivente, aperta alla fratellanza biologica universale in cui i
codici del diritto alla vita, alla libertà e al rispetto sono estesi
dall’uomo ad ogni creatura. Siamo consapevoli che i sistemi politici ed
economici cambieranno solo se cambierà il cuore e la mentalità della
gente che li fa e li gestisce.
Riteniamo il vegetarismo l’anello mancante alla
cultura umana per poter superare il lungo periodo storico dell’uomo
dell’ingiustizia, della violenza, della guerra, del dolore, della
malattia.
Noi siamo consapevoli che educare a rispettare e a
valorizzare il piccolo sia la soluzione di gran parte dei problemi del
genere umano. Infatti come potrebbe l’uomo nuocere al suo simile se
fosse educato alla gentilezza verso ogni essere vivente?
Chi dice "io sono verde" oppure "io sono bianco" è in
errore: chi guarda in una sola direzione esclude dal suo orizzonte tutto
il resto. Chi dice "io sono arcobaleno", questi è nel vero.
Noi sosteniamo la cultura delle cause e del senso
critico non la cultura sintomatologia.
La filosofia universalista del vegetarismo valorizza
le diversità formali e sostanziali della vita.
Ci opponiamo all’arcaica quanto perniciosa visione
antropocentrica alla quale contrapponiamo la vitale filosofia del
biocentrsimo.
Consideriamo una vergogna per un popolo civile
convivere, tollerare, giustificare l’esistenza dei campi di sterminio
dei mattatoi, come ciò che preclude l’evoluzione civile, morale e
spirituale di un popolo.
Nessuna malattia può essere debellata senza considerare l’individuo
nella sua interezza e senza neutralizzare le cause che l’anno generata
che sempre risiedono nel modo di essere e di alimentarsi dell’individuo.
Nessun vero benessere è possibile se l’individuo non
cura simultaneamente le 4 componenti fondamentali dell’essere: quella
fisica, quella mentale, quella emozionale e quella spirituale.
Il cibo influisce sulla mente, sul corpo e sulla
sfera morale e sulla dimensione spirituale dell’individuo.
La tossiemia è l’effetto di una moltitudine di cause
che porta a tutte le malattie.
I cibi cotti sono la causa della debilitazione
dell’uomo.
Con la frutta, i cibi crudi, il digiuno, l’aria
pulita, la serenità d’animo e la bontà del cuore è possibile
curare ogni malattia.
L’alimentazione carnea è correlata ai 7 problemi più
gravi del mondo: la violenza, la malattia, la fame nel mondo, la
distruzione delle foreste, l’inquinamento generale, la carenza di acqua
potabile e di risorse energetiche.
La carne e i derivati animali hanno causato più morti
di tutte le guerre messe assieme del secolo scorso.
Non è vero
che occorre mangiare di tutto: se
così fosse dovremmo imbandire le nostre tavole anche con i lombrichi
e la cicuta: l’uomo deve mangiare ciò che è compatibile con la sua
natura di essere fruttariano.
Non è vero che per stare bene in salute è
necessario mangiare carne o derivati animali: se così fosse coloro
che non mangiano queste sostanze dovrebbero accusare carenze
nutrizionali invece godono di una salute migliore degli onnivori.
Non è vero che le proteine della carne sono
di "alto valore biologico" perché contengono tutti gli aminoacidi
essenziali: l’accoppiata di due o più diversi alimenti dà come
risultato proteine di qualità migliori perché più assimilabili e più
digeribili.
Non è vero che per assicurasi il calcio è
necessario mangiare latticini: è vero il contrario: l’alto contenuto
di calcio dei latticini uniti alle proteine animali aumentano la
calciuria riducendone la fissazione del calcio nel tessuto osseo. Il
calcio del latte è scarsamente assimilabile perché legato alla
caseina, base di una delle più potenti colle per il legno delle
navi.
Non è vero che ci può essere carenza di ferro
nella dieta vegetariana: nel mondo 500 milioni di persone soffrono
di carenze di ferro indipendentemente dalla dieta ed è molto più
facile trovare una persona anemica tra gli onnivori che tra i
vegetariani perché ciò che consente l’assimilazione di questo
minerale è la presenza di vit C, Rame e Cobalto, presenti nei
vegetali.
Non è vero che l’uomo è un animale onnivoro:
se così fosse sarebbe strutturato anatomicamente come gli animali
predatori: dovrebbe avere artigli, zanne, velocità per rincorrere la
preda, insensibilità di squartarla e divorarla palpitante.
Non è vero che l’uomo ha sempre mangiato la
carne: per milioni di anni è vissuto da fruttariano nella foresta e
quando per necessità di sopravvivenza ha dovuto includere nella sua
dieta anche la carne nella misura del 20% c’è stato un calo a picco
della vita media e lo sviluppo di molte malattie umane.
Non è vero che per essere vegetariani occorre
farsi seguire da un nutrizionista: nessuna generazione che ci ha
preceduto ha avuto bisogno di nutrizionisti: ogni animale riconosce
per istinto il cibo adatto alla sua dieta e gli animali liberi e
allo stato naturale non si ammalano mai a differenza dell’uomo che è
flagellato da diverse centinaia di terribili malattie.
Non è vero che gli animali sono fatti per
l’uomo (come i neri erano fatti per i bianchi, le donne per gli
uomini, gli schiavi per i padroni); non è vero che non hanno
un’anima o che il loro dolore o la loro vita hanno meno valore della
nostra: se così fosse il Creatore sarebbe un dio ingiusto e crudele,
dalla parte dei forti, dei predatori e non degli ultimi e dei deboli
come affermava Gesù.