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GESU’ ERA VEGETARIANO O CARNIVORO?

di Franco Libero Manco

 

La stragrande maggioranza dei cristiani (ed in particolare dei cattolici) mangia la carne perché legittimata dai testi biblici. La gente si giustifica rammentando il miracolo dei pani e dei pesci, la pesca miracolosa, ecc. Infatti, stando ai testi ufficiali, Gesù, non solo non ha mai speso una parola in difesa degli animali ma in alcune circostanze ha dimostrato indifferenza verso la condizione delle creature non umane. Il problema se Gesù mangiasse o no la carne apre due quesiti: o Gesù, essendo ebreo e conforme (?) agli insegnamenti della tradizione mangiava la carne, oppure i Testi originali sono stati manomessi, probabilmente per adattarli alla volontà del papa o dell’imperatore di turno, i quali non sempre (anzi quasi mai) hanno brillato di santità e spirito di sacrificio: codificare la rinuncia al piacere della carne era mal sopportato soprattutto perché un atto pubblico.


Se fosse vera la prima ipotesi, Gesù in misericordia, si sarebbe lasciato superare da molti mistici e asceti del suo tempo, che hanno dimostrato bontà e compassione anche per gli animali. Pensare che Gesù, figlio del Creatore, uccide (o fa uccidere, che è la stessa cosa) un animale per mangiarne il corpo, sinceramente lascia perplessi e ne riduce terribilmente la luce. Ma se questo non è vero, come io credo, allora i testi biblici sono stati alterati, come dicono alcuni Santi e cronisti del tempo, i quali affermano, che non solo gli Apostoli ma lo stesso Gesù predicava l’amore ed il rispetto per ogni creatura e che di conseguenza, erano vegetariani, come viene anche riportato da alcuni vangeli apocrifi.

Quesito: se Gesù e gli apostoli non fossero stati vegetariani come mai i padri della Chiesa d’Oriente (S. Basilio Magno, S. Gregorio di Nazianzo, S. Giovanni Crisostomo, Sant’Atanasio) e d’Occidente (S. Girolamo, S. Ambrogio, S. Agostino, S. Gregorio Magno) raccomandano l’astinenza dalla carne?

Perché lo stesso S. Pietro nelle Omelie Clementine, XII,6 rec. VII,6. afferma: "Mangiare carne è innaturale quanto la pagana adorazione dei demoni. Io vivo di pane e olive, ai quali aggiungo solo di rado qualche verdura"?

Se il precetto dell’astinenza della carne non viene da Gesù e quindi dagli apostoli, perché santi del calibro di S. Girolamo affermano: "Dopo che Cristo è venuto non ci è più consentito mangiare la carne degli animali. E’ meglio che non mangi carne e non bevi vino. Infatti, il consumo di vino è iniziato con il mangiare carne dopo il diluvio universale. I cibi puri sono preparati senza spargimento di sangue".(Adversus Jovinanum 1,30). Il permesso dato a Noè di mangiare carne, è un’interpolazione dei Testi sacri, aggiunta tardivamente dalla Chiesa, in un periodo, di basso profilo spirituale. Se gli animali servono per la mensa dell’uomo, non solo le lepri ed i fagiani dovrebbero imbandire le tavole, ma anche i vermi, le cimici e le serpi. Meta del cammino spirituale dell’uomo è il ritorno allo stadio originale prima del peccato, per questo è necessario escludere la carne dalla propria dieta che inchioda l’anima al corpo materiale"?

S. Ambrogio afferma: "La carne fa cadere anche le aquile che volano".

Le comunità fondate da S. Agostino si astenevano dalla carne.

S. Giovanni Crisostomo scrive: "Mangiare la carne è innaturale e impuro". Riguardo ad un gruppo di cristiani che viveva in modo esemplare: "Da loro non viene versato alcun rivolo di sangue; non viene macellata e fatta a pezzi la carne. Da loro non s i sente l’odore terribile dei pasti a base di carne…; Essi si cibano solo del pane che guadagnano con il loro lavoro e di acqua che viene offerta loro da una fonte pura. Le loro leccornie sono costituite da frutti e nel mangiarli provano un piacere più grande che ad essere seduti ad una tavola regale". Omelie, 69.

Gregorio di Nazianzo, padre della Chiesa (Cappadocia): "L’ingordigia di pietanze a base di carne è un’ingiustizia abominevole". Robert Springer, Enkarpa 1884.

Basilio il Grande: "Il corpo appesantito con cibi a base di carne viene afflitto dalle malattie. Si può difficilmente amare la virtù quando si gioisce di piatti e banchetti a base di carne. La carne è un alimento contro natura che appartiene ad un mondo passato". Enkarpa, 1884.

Tertulliano scrive che durante i primi secoli i cristiani primitivi non toccarono mai carne: "Non è permesso a noi cristiani assaggiare pietanze nelle quali potrebbe essere stato mescolato il sangue di un animale. Come posso definire il fatto che crediate che noi siamo avidi di sangue umano, se sapete che consideriamo un obbrobrio già il sangue degli animali"? Apol. Cap. 9; cit. da Robert Sspringer, pag. 292.

Eusebio di Cesarea diceva che tutti gli apostoli di Cristo si astenevano dalla carne. Secondo Eusebio, Egesippo scrive nella Storia della Chiesa che Giovanni non mangiò mai la carne .

S. Clemente Romano dice che S. Pietro si nutriva di pane, olive ed erbe. Porfirio: "Gesù ci ha portato il cibo divino, il cibo carneo è nutrimento dei demoni. Una dieta priva di carne acquieta il logismos e la libera da tutti i mali fisici".

S. Clemente Alessandrino: "La carne ottenebra l’anima. Dobbiamo cibarci come Adamo prima della caduta non come Noè dopo il peccato. I nostri corpi sono simili a tombe di animali uccisi". Diceva pure che Matteo si nutriva di semi, frutta e erbaggi. Credo che i sacrifici cruenti siano stati inventati solo dalle persone che cercavano un pretesto per mangiare carne, cosa che avrebbero potuto fare senza questi obbrobri davanti a Dio". Pedagogo II,1-16.

Altro quesito. Come è possibile che nulla vi sia di vero nei vangeli apocrifi in merito all’astinenza dalla carne? Nel Vangelo degli Ebrei Gesù dice: "Sono venuto ad abolire i sacrifici e se non cesserete di fare sacrifici non si allontanerà da voi l’ira di Dio." Nell’aramaico "Vangelo della vita perfetta" si legge: "Maledetti siano i cacciatori perché saranno a loro volta cacciati." Nel Vangelo dei 12 Apostoli sta scritto: "Ecco che quest’uomo ha cura di tutte le creature. Perché egli le ama tanto?" E nelle pergamene del Mar Morto, scoperte nel 1947 in una località dove vissero gli Esseni, l’Angelo dice a Maria: "Tu non mangerai carne né berrai bevande forti perché il bambino sarà consacrato a Dio dal ventre di sua madre." Negli stessi testi Gesù dice: "Siate rispettosi e compassionevoli non solo verso i vostri simili ma verso tutte le creature poste sotto la vostra tutela." E troviamo ancora Gesù che rimprovera aspramente i pescatori: "Forse che i pesci vengono a voi a chiedere la terra e i suoi frutti?" Lasciate le reti e seguitemi, farò di voi pescatori di anime." E, inoltre, condanna duramente i cacciatori avvisandoli che saranno ripagati con la stessa ferocia.

Un altro aspetto che farebbe supporre che Gesù sia stato vegetariano viene dal fatto che egli parlava e si comportava come un esseno e questi erano, come dice lo stesso S. Epifanio, vegetariani. Molti esseni divennero cristiani col nome di Ebioniti e Nazorei. Egisippo dice che Pietro essendo Nazireo era di conseguenza vegetariano come Giovanni, Giacomo e Stefano. Gli esseni compivano abluzioni rituali che simboleggiavano la discesa dello Spirito e agapi, rituali con la benedizione del pane e del vino. Tra loro non vi erano né ricchi né poveri. Professavano la carità verso gli indigenti. Venivano chiamati misericordiosi, puri, poveri in spirito. Non odiavano nessuno, sia ingiusto o nemico, ma pregavano per essi. Affermavano che la carne resusciterà e sarà immortale come l’anima. Professavano la santificazione dei pensieri, la povertà, l’abbandono in Dio. Come Pietro avevano un arma per difendersi dai briganti. Simone, prima di essere discepolo di Gesù, era discepolo di un certo Dositeo che era Esseno. Pare che sia il Giovanni Battista che lo stesso S. Paolo abbiano avuto contatti con gli Esseni. Giovanni l’evangelista prima di essere discepolo di Gesù fu discepolo di Giovanni Battista. Gli Esseni avevano uno straordinario culto degli Angeli e ritenevano imminente la fine del mondo.



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