Il successo del volume La
Cosmogonia dei Rosacroce è stato fenomenale; testimonianze
di gratitudine e di ammirazione per quest'opera sono giunte dal mondo intero;
dovrei, perciò, rallegrarmene. Al contrario, ho sempre più timore che questo
libro non completi lo scopo al quale miravano i Fratelli Maggiori.
Questo scopo, citato nell'introduzione del lavoro, è di soddisfare la mente
con una spiegazione intellettuale dei misteri del mondo, affinché il lato
devozionale dell'aspirante possa svilupparsi verso direzioni previamente
approvate dalla mente. Credo che il successo della Cosmogonia sia dovuto
al fatto che essa fa appello all'intelletto, e che soddisfa lo spirito del
ricercatore, cosa attestata da centinaia e migliaia di lettere di persone che vi
hanno trovato quello che da anni avevano invano cercato.
Fino ad oggi, tuttavia, poche di esse sembra siano state capaci di andare
oltre i concetti intellettuali e, salvo che questo libro non procuri al lettore
un desiderio ardente di superare questa tappa, non ha servito allo scopo, dal
mio punto di vista. "La conoscenza gonfia, ma l'amore edifica", diceva
l'apostolo Paolo (...)
Sono convinto che è molto importante per i nostri studenti che abbiano
sempre sotto gli occhi chiaramente, parola per parola, il vero scopo della Cosmogonia:
Il Cristianesimo Rosacroce non considera la comprensione intellettuale di Dio e
dell'universo come fine a se stesso; lungi da ciò, poiché più l'intelletto è
sviluppato, maggiore è il pericolo di farne cattivo uso. Perciò questi
Insegnamenti scientifici sono dati con l'unico scopo di aiutare l'aspirante a
credere e ad iniziare a conformare la sua vita agli Insegnamenti del Cristo, il
solo mezzo per arrivare alla vera fratellanza.
Lettore (al cessare della musica):
Ringraziamo il nostro Padre Celeste.
Tutti insieme:
Padre, noi Ti ringraziamo del privilegio di servirTi; Ti ringraziamo del
Tuo divino Amore.
Lettore:
Concentriamoci ora sulle parole che si trovano nel muro ovest della
Cappella nella Sede Centrale: "Dio è Luce; se noi camminiamo nella
Luce come Egli è nella Luce, avremo comunione l'uno con l'altro".
Concentrazione (interrotta dalla musica dell'inno)
Tutti cantano rimanendo seduti:
Vicino a te Signor, vicino a te
Vicino a te Signor, più vicino a te
Che appaia il cammin
Che sale verso il ciel
Vicino a te Signor, più vicino a te
Lettore:
E ci sia concesso di vivere oggi il servizio, tale da condurci più vicino
a Dio.
Tutti si alzano in piedi e cantano:
Lode a Dio, fonte di ogni benedizione; lode a Lui da ogni creatura di
quaggiù, lode a Lui dagli abitanti dei cieli; Lode al Padre, al Figlio e
allo Spirito Santo. Amen.
Lettore (al cessare della musica):
Ringraziamo il nostro Padre Celeste.
Tutti insieme:
Padre, noi Ti ringraziamo del privilegio di servirTi; Ti ringraziamo del
Tuo divino Amore.
Lettore:
Concentriamoci ora sulle parole che si trovano nel muro ovest della
Cappella nella Sede Centrale: "Dio è Luce; se noi camminiamo nella
Luce come Egli è nella Luce, avremo comunione l'uno con l'altro".
Concentrazione (interrotta dalla musica dell'inno)
Tutti cantano rimanendo seduti:
Vicino a te Signor, vicino a te
Vicino a te Signor, più vicino a te
Che appaia il cammin
Che sale verso il ciel
Vicino a te Signor, più vicino a te
Lettore:
Questa notte, mentre i nostri corpi troveranno sollievo nel sonno,
possiamo noi lavorare fedelmente nella vigna del Cristo.
Il Lettore si siede, e tutti rimangono seduti fino
al momento del ritiro.
Il Servizio del Tempio viene letto ogni domenica nella
Cappella e tutte le sere nel Tempio della Guarigione a Monte Ecclesia, sede
centrale della Rosicrucian Fellowship. Inoltre è stato inserito nei servizi
domenicali presso i Centri Rosacrociani, cosicché nel corso degli anni
l'archetipo che si è formato ha acquisito una grande forza spirituale.
Dopo aver ascoltato la lettura di questo Servizio, i
partecipanti, compenetrati dalle potenti vibrazioni, si trovano in comunione di
pensiero e diventano più idonei ad entrare in contatto con le Forze Superiori,
preparandosi per il compito di Ausiliari Invisibili. La lettura fedele di questo
Servizio aiuta in maniera considerevole lo Studente o il Probazionista a
percorrere il sentiero spirituale e rafforza il legame che lo unisce
all'Istruttore.
Durante il giorno, nella maggior parte dei casi, le persone
sono occupate in lavori di ordine materiale e distolte dalle cose spirituali. C'è
necessità di ripristinare una comunione spirituale, di un aiuto che esalti il
pensiero; la devozione diventa quindi uno stimolo necessario allo Spirito per
tenere viva la fiamma del contatto con Dio, sua sorgente.
La Filosofia Rosacroce ha lo scopo di soddisfare lo Spirito
spiegando intellettualmente il mistero dell'universo, in modo che la parte
devozionale della natura si sviluppi secondo linee approvate dalla mente. Ma se
la Filosofia non conferisce il desiderio di elevarsi oltre il sentiero della
conoscenza per raggiungere quello della devozione fallisce lo scopo, poiché
"la conoscenza gonfia, ma l'amore edifica".
Alla domenica, Max Heindel era solito seguire con le labbra
la lettura di questo Servizio nella Cappella, perché affermava che quando i
presenti seguono con intensità le parole del lettore, le vibrazioni si elevano
ad un grado in cui tutti possono beneficiarne. Sarebbe auspicabile che ci si
rendesse conto dei vantaggi che apporta una solida collaborazione e dell'impulso
spirituale raggiungibile da coloro che si trovano all'unisono con le alte
vibrazioni che si generano nei Centri.
Chi non può essere presente presso la Sede o in un Centro,
può leggerlo in privato, in un luogo appropriato, possibilmente in presenza di
un Emblema scoperto. Riceverà ugualmente la propria edificazione spirituale.
Siamo a conoscenza di casi di guarigione realizzati in questo modo e di altri
casi in cui le persone sono state confortate, calmate e rinvigorite mediante la
pratica privata di questo Servizio.
Quando l'Emblema viene scoperto si forma una nebbiolina dei
colori del Raggio del Tempio. Il messaggio particolare del Servizio del Tempio
è Amore Divino e impersonale, quel amore del quale parlò il Cristo Gesù, e
che costituisce la chiave del Cristianesimo esoterico e la meta di ogni
aspirante spirituale. L'attento partecipante a questo rituale è ripetutamente
pervaso dall'impulso di amore altruistico che rafforza il corpo vitale e aumenta
la sua capacità di servire. Si legga il Servizio del Tempio lentamente,
ponendovi tutto il cuore: gli atomi del corpo fisico vibreranno, dando vita ad
un'emozione elevata da cui si trarrà un risultato prezioso per il nostro
sviluppo spirituale.
Speriamo che questo Servizio sia utile per coloro che si
trovano soli nei loro intenti di superare le prove della vita quotidiana e che
ci unisca sul Sentiero della perfezione e nella causa che abbiamo sposato, che
è quella dell'evoluzione dell'umanità.
Le prime parole del rituale che stiamo per leggere, ci suggeriscono
che il luogo del nostro incontro si trova in un piano diverso da quello in
cui siamo presenti fisicamente.
Chiudiamo allora gli occhi per qualche istante, e trasferiamoci
idealmente in quella dimensione, senza spazio né tempo.
Qui, abbiamo la possibilità reale di entrare in comunione con tutti
i fratelli e sorelle che insieme a noi si accingono alla lettura del
Servizio del Tempio.
Rif.:
I Gv = 1:5,8 - 2:10,11 - 4:12,17,20,21.
1 Cor = 13:1 al 10,12,13.
Fil = 2:1,4 al 11
IL SERVIZIO AL TEMPIO
Si canta l'INNO DI APERTURA.
Si scopre l'emblema e si spengono le luci, tranne quella che illumina
l'emblema e quella che serve per la lettura.
L'officiante legge ad alta voce il seguente servizio:
Care sorelle e cari fratelli,
ancora una volta ci siamo ritirati dal
frastuono del mondo materiale per entrare nel tempio vivente del nostro essere
interiore, in un conclave spirituale. Per simbolizzare questo ritiro dal mondo
visibile abbiamo oscurato il luogo della nostra riunione.
Noi cerchiamo la luce spirituale seguendo gli insegnamenti della
Filosofia Rosa-Croce; fissiamo dunque riverentemente gli occhi sulla Croce di
Rose mentre ascoltiamo il saluto Rosacrociano:
Care sorelle e cari fratelli, che le rose fioriscano sulla
vostra croce!
(I presenti rispondono:) E sulla
tua pure!
Un solo carbone non forma un fuoco, ma quando diversi carboni
vengono messi insieme il calore latente in ciascuno di essi può trasformarsi in
una fiamma che emette luce e calore; conformemente a questa legge di natura ci
siamo riuniti qui questa sera (oppure: oggi), affinché unendo le nostre
aspirazioni spirituali si possa accendere e mantenere viva la fiamma della vera
fratellanza, che è il balsamo di Galaad, unica panacea contro le miserie del
mondo.
La Bibbia è stata data al Mondo Occidentale dagli Angeli del
Destino, che assegnano a tutti e a ciascuno in particolare, ciò che esattamente
occorre per avanzare nell'evoluzione. Questi Angeli sono al di fuori
dell'errore, perciò se noi cercheremo nella Bibbia la luce, la troveremo
certamente.
Leggiamo alcuni versetti dalla prima Epistola di S. Giovanni e
dalle Lettere di S.Paolo ai Corinzi e ai Filippesi, aventi per tema la
fratellanza:
"Dio è luce; se noi camminiamo nella luce, come Egli è
nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri. Chi ama il proprio
fratello è nella luce, ma chi odia il proprio fratello è nelle tenebre, e non
sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi".
"Non si ami con parole o con lingua, ma mediante opere e
verità, perché se anche parlassi le lingue degli uomini e degli Angeli, ma non
avessi l'amore, sarei come un bronzo risuonante e un tintinnante cembalo.
"E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i
misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da
trasportare le montagne, ma non avessi l'amore, non sarei nulla.
"E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il
mio corpo per essere bruciato, ma non avessi l'amore, a niente mi gioverebbe.
"L'amore è lento all'ira, è benigno; l'amore non invidia,
non procede perversamente, non si gonfia, non opera disonestamente, non cerca le
cose proprie, non s'inasprisce; non tiene conto del male, non si rallegra
dell'ingiustizia, ma gioisce della verità, comprende ogni debolezza, ha la
fede, spera ogni cosa, sostiene ogni cosa.
"L'amore non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il
dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà, perché la nostra conoscenza
è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è
perfetto, quello che è imperfetto sparirà.
"Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma
allora vedremo direttamente.
"Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò
perfettamente, come anch'io sono conosciuto.
"Queste dunque le tre cose che durano: la fede, la speranza
e l'amore; ma di tutte la più grande è l'amore!
"Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e
l'amore di Lui è perfetto in noi.
"Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio
dimora in lui.
"Se uno dice: "amo Dio", e odia il suo fratello,
è un mentitore. Chi infatti non ama il suo fratello che vede, non può amare
Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da Lui: chi ama Dio,
ami anche il suo fratello.
"Se c'è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c'è
conforto derivante dall'AMORE, se c'è qualche comunanza di spirito, non cerchi
ciascuno il proprio interesse, ma anche quello degli altri.
"Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo
Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un geloso tesoro
la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di
servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana si umiliò
facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha
esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché
nel nome di Gesù Cristo ogni ginocchio si pieghi e ogni lingua proclami che
Cristo Gesù è il Signore, a gloria del Padre".
Care sorelle e cari fratelli,
Sforziamoci di seguire l'esempio di Cristo e vivere secondo la
Sua grandezza: IL PIU' GRANDE FRA DI VOI, SARA' COLUI CHE SARA' L'ULTIMO E IL
SERVO DI TUTTI.
Il Servizio amorevole, altruistico e disinteressato che facciamo
agli altri è il cammino più breve, più sicuro e più gioioso che conduce a
Dio. Il riconoscimento dell'unità fondamentale di ciascuno con tutti, la
fratellanza dello spirito, è la realizzazione di Dio. Per raggiungerla
cerchiamo ogni giorno di dimenticare le inclinazioni esteriori dei nostri
fratelli e di servire l'essenza divina che è occulta in ciascuno, ciò che
costituisce la base della fratellanza.
Rimaniamo ora in silenzio e concentriamoci per qualche minuto
sulla parola
"SERVIZIO"
(Concentrazione di circa 7 minuti).
Terminata la concentrazione, si copre l'emblema e si riaccendono le
luci.
Se prevista, si dà inizio alla lettura o conferenza scelta per il
giorno, effettuata possibilmente da persona di sesso opposto
all'officiante
Terminata la conferenza o lettura, l'officiante legge la seguente
preghiera:
ma un orecchio che d'ora
innanzi ascolti meglio la melodia;
Non maggior potere,
ma la facoltà
d'adoperare la forza latente in ognuno di noi;
Neppure maggior amore,
ma il dono di mutare in
carezza un semplice movimento d'umore;
Non maggior gioia,
ma poter meglio sentire
l'aiuto e la dolcezza della Tua presenza,
per dare al mio prossimo
ciò che posseggo di coraggio e pazienza.
Non Ti chiedo altri doni, o mio Dio,
ma il solo senso di ben
sapere utilizzare per il meglio
i preziosi doni di cui
volesti provvedermi.
Accordami di vincere la paura
e di conoscere per mezzo
Tuo tutte le sante gioie:
Quella di essere l'amico che vorrei
essere;
Di parlare in verità secondo la mia via;
Di amare la purezza;
Di cercare la bontà;
Di spingere con energia ogni anima ad
elevarsi
verso la libera armonia,
la radiosa libertà.
Si canta l'INNO DI CHIUSURA.
Ammonizione finale:
Ed ora, care sorelle e cari fratelli,
nel salutarci per ritornare al mondo materiale, facciamo il fermo proposito di
esprimere nella nostra vita quotidiana gli elevati ideali spirituali testé
ricevuti, affinché giorno per giorno si diventi sempre più degni servitori
come canali coscienti nell'opera benefica dei nostri Fratelli Maggiori, al
servizio dell'umanità.
Ogni settimana, quando la Luna si trova in un segno
cardinale, ci riuniamo con il proposito di generare la Divina Forza Guaritrice
tramite la fervente preghiera e la concentrazione, in modo da renderla
disponibile per gli Ausiliari Invisibili che lavorano sotto la direzione dei
Fratelli Maggiori per guarire gli ammalati e confortare gli afflitti.
Alle ore 18.30 (19.30 con l'ora estiva) alle date
indicate
(clicca
qui),
ovunque ci troviamo, ci appartiamo in un ambiente tranquillo, ci sediamo, ci
rilassiamo e chiudiamo gli occhi rappresentandoci mentalmente la Rosa Pura e
Bianca che si trova al centro dell'Emblema Rosacroce. Se possibile, condividere
con altri questo momento leggendo il Servizio di Guarigione, e concentrarsi
sull'AMORE DIVINO E LA GUARIGIONE, ponendovi tutta l'intensità di sentimento
possibile, affinché si diventi canali coscienti della Divina Forza Guaritrice
che proviene direttamente dal Padre Celeste.
Dopo il Servizio inviamo i più profondi sentimenti di amore
e di gratitudine al Padre, il Grande Medico, per le benedizioni del passato e
per le guarigioni future.
IL SERVIZIO DI GUARIGIONE
Si scopre l'emblema (con la rosa bianca al centro) e si spengono le
luci, tranne quella che illumina l'emblema e quella che serve per la
lettura.
L'officiante legge ad alta voce il seguente servizio, iniziando con il
saluto rosacrociano:
Care sorelle e cari fratelli, che le rose fioriscano sulla
vostra croce!
(I presenti rispondono:) E sulla
tua pure!
Siamo soliti riunirci qui una volta la settimana con il
proposito di mettere in pratica il secondo comandamento del Cristo:
"Guarite gli infermi"
Un solo carbone non forma un fuoco, ma quando diversi carboni
vengono messi insieme il calore latente in ciascuno di essi può trasformarsi in
una fiamma che emette luce e calore; stiamo ora unendo, in un certo senso, i
nostri carboni nell'intento di creare pensieri di aiuto e di guarigione per
concentrarli in un'unica direzione, onde siano adoperati per aiutare i Fratelli
Maggiori dell'ordine Rosa-Croce nel loro benefico lavoro a favore dell'umanità.
Se desideriamo essere di valido aiuto nell'opera iniziata dai
Fratelli Maggiori dobbiamo fare dei nostri corpi degli strumenti adeguati;
dobbiamo santificarli mediante una vita pura, perché un vaso sporco non può
contenere dell'acqua pulita e salutare, né una lente macchiata ci può dare
un'immagine nitida. Così non può essere da qui inviata la forza guaritrice
pura e forte, se non conserviamo le nostre menti e i nostri corpi puri.
È un privilegio trovarci in mezzo a tutti questi pensieri di
amore e preghiera e offrirci come canali per ricevere e liberare la forza
guaritrice che viene direttamente dal Padre. Ma prima che questa forza possa
essere trasmessa deve essere generata, e per farlo efficacemente dobbiamo
comprenderne il metodo.
Non è sufficiente conoscere sommariamente le malattie e le
sofferenze che vi sono nel mondo, né avere un vago proposito di aiutare ad
alleviare tali sofferenze, siano esse fisiche o mentali: dobbiamo fare qualcosa
di preciso per raggiungere il nostro obiettivo. Possiamo dire che la malattia è
realmente un fuoco, il fuoco invisibile che è il Padre, che si sforza di
sciogliere la cristallizzazione che abbiamo accumulato nei nostri corpi.
Riconosciamo la febbre come un fuoco, ma i tumori, il cancro e tutte le altre
malattie sono anch'esse veramente l'effetto di questo fuoco invisibile che si
sforza di purificare l'organismo e liberarlo dalle condizioni che abbiamo
prodotto per aver violato le leggi della natura. Questa stessa energia che sta
cercando lentamente di purificare il corpo, può essere grandemente potenziata
mediante un'adeguata concentrazione (ciò che in realtà è la preghiera), purché
ci siano le condizioni necessarie.
Per illustrare tali condizioni prenderemo come esempio la tromba
marina. Forse non avete mai visto questo meraviglioso, grandioso fenomeno della
natura. In genere, quando si manifesta, il cielo sembra scendere sul filo
dell'acqua, mentre nell'aria vi è una grande tensione o concentrazione di
forze. Sembra che poco a poco un punto del cielo discenda sull'acqua, laddove le
onde sembrano alzarsi, finche cielo e acqua si uniscono in una vorticosa
voragine.
Qualcosa di simile avviene quando una persona o un numero di
persone si raccolgono in fervida preghiera. Quando una persona supplica
intensamente e sinceramente una forza superiore, la sua aura prende una forma
paragonabile alla parte inferiore della tromba marina. Questa forma aurica si
eleva alta nello spazio, ed essendo in sintonia con la vibrazione cristica del
mondo interplanetario dello Spirito Vitale, attira a sè un potere divino che
entra nell'uomo, o nel gruppo di uomini, ed anima la forma-pensiero da essi
creata. In tal modo si compirà lo scopo per il quale si sono riuniti.
Si tenga tuttavia presente che il sistema di pregare o di
concentrarsi non deve essere un freddo procedimento intellettuale: deve
contenere una certa quantità di sentimento adatto per ottenere lo scopo
desiderato, e se tale intensità di sentimento non è presente, lo scopo non si
realizzerà. E' il segreto di tutte le preghiere miracolose che vi sono state:
la persona che pregava era sempre pervasa da fervore intenso; il suo intero
essere era assorbito nel desiderio di vedere realizzato lo scopo per cui
pregava, elevandosi così ai divini Regni Superiori e facendo scendere la
risposta del Padre.
Concentriamoci ora sull'emblema Rosa-Croce:
la rosa pura e bianca simbolizza il cuore
dell'Ausiliario Invisibile;
le rose rosse significano il suo sangue
purificato;
la croce bianca ci ricorda il suo corpo;
la stella dorata rappresenta il dorato
manto nuziale che si intesse vivendo una vita pura.
Liberiamo, tramite le nostre preghiere al Padre, il Grande
Medico, la forza guaritrice, affinché possiamo giungere a chi ha chiesto il
nostro ausilio, e a coloro che non poterono farlo. Poniamo tutta l'intensità di
sentimento possibile in questa preghiera, in modo da creare realmente il vortice
che faccia scendere la divina energia proveniente dal Padre.
Vi è però il grande pericolo di usare male questo meraviglioso
potere; pertanto dobbiamo sempre accompagnare le nostre suppliche con le parole
del Cristo:
"Non sia fatta la mia volontà, ma la Tua."
Concentriamoci ora per qualche minuto sulla
"GUARIGIONE"
(Concentrazione di circa 7 minuti).
Terminata la concentrazione, si copre l'emblema e si riaccendono le
luci.
Tutti si alzano in piedi e cantano l'ultima strofa dell'INNO DI
CHIUSURA.
Ammonizione finale:
Lasciamo ora libera la forza guaritrice nelle mani del Cristo,
dei Fratelli Maggiori e degli Ausiliari Invisibili, affinché sia usata dove è
più necessario.
Presentiamo alcuni punti di grande importanza che l'aspirante al Sentiero
dovrebbe conoscere e seguire, riguardo i propositi ed i metodi della
concentrazione, della preghiera e della meditazione.
I nostri Servizi, sia nella Sede Centrale che nei Centri e Gruppi di
Studio, hanno lo scopo di donare, e non quello di ricevere: servono per
aiutare gli altri con il potere spirituale. Coloro che così donano, alla
fine ricevono, ma l'idea fondamentale è sempre quella di servire al
livello spirituale, cosa che sta alla base del lavoro fraterno.
Rappresenta inoltre la ragione prima per assistere a questi Servizi, sia
nell'Associazione che nei Centri e Gruppi di Studio, e l'aspirante sincero
(in comunità o da solo) dovrà sentire sopra ogni altra cosa il desiderio
di servire. La Luce e il Potere spirituali che irradiano da Monte
Ecclesia, come dai nostri Gruppi, riflettono l'aspirazione spirituale e la
preghiera di coloro che assistono ai Servizi.
Nel periodo di concentrazione ciascuno mette a fuoco la propria mente
nell'aiutare gli altri, inviando verso l'esterno forti pensieri di amore
"per essere usati dov'è più necessario" Nessun riguardo alla
razza, al colore o alla religione deve entrare in questi pensieri.
Semplicemente "sia fatta la Sua volontà".
Durante la concentrazione del Servizio di Guarigione, si manda il più
elevato e amoroso pensiero all'esterno, verso la rosa bianca dell'emblema,
perché sia usato dai Fratelli Maggiori "dov'è più
necessario".
Nel periodo di concentrazione, dobbiamo sederci con il corpo eretto,
ma rilassato, la pianta dei piedi poggiata sul pavimento, i talloni uniti.
Chi fu vicino a Max Heindel racconta che durante la concentrazione egli si
sedeva con entrambe le mani sopra i pantaloni, le dita unite (sedersi con
le mani aperte è atteggiamento atto a ricevere).
A.C.R.O. - Gruppo di Studi Rosacrociani di Roma -
Centro Autorizzato della Rosicrucian Fellowship Centro promotore della Comunità Rosa+Croce Internazionale.