SOMMARIO | HOME | ASSOCIAZIONE | FOGLIETTI | SITI AFFINI |
"RAYS OF THE ROSE+CROSS"
LE TENTAZIONI NELLA VITA DELL’ASPIRANTE SPIRITUALE
Traduzione di Olga Faella
Le tentazioni, sono come gli esami a cui sono sottoposti gli alunni delle scuole per determinare il loro grado d’apprendimento. Ci fanno avere consapevolezza del nostro vero stato spirituale, sviluppando in noi, il muscolo spirituale per poterli affrontare. Più intensi essi sono, più intensi sono stati in passato i nostri errori. Nessuno che abbia mai conosciuto l’immenso tormento della tentazione può rendersi conto della situazione di chi cade. Il Cristo stesso provò nel corpo di Gesù tutte le tentazioni alle quali noi tutti siamo soggetti, affermando che così avvenne affinché Egli potesse essere misericordioso con noi nella sua qualità di Grande Sacerdote. Il fatto che anch’ Egli fu tentato, prova che la tentazione in sé non è un peccato. Quello che costituisce peccato, è il cedervi; per questa ragione, Egli era libero dal peccato. Mentre siamo nel mondo, vivendo principalmente secondo le emozioni del corpo del desiderio, non veniamo molestati dalle tentazioni, perché Dio non ha nulla da dire a coloro che vivono in mezzo alle frivolezze mondane e ne sono contenti. Ma quando cominciamo a camminare sul sentiero spirituale, vengono le tentazioni a provarci. Possiamo essere tentati solo da quelle cose che hanno esercitato su di noi attrazione; pertanto, ciò che per una persona costituisce tentazione, può lasciare indifferente un’altra. Le tentazioni dell’essere umano provengono dai possedimenti e dall’amore inferiore. L’avere possedimenti non costituisce alcun peccato; tutto dipende dall’uso che ne facciamo. Se li usiamo per aiutare gli altri, onde riescano ad aiutarsi da se stessi, ne faremo il vero uso e guadagneremo in potere animico; ma se li usiamo per opprimere il prossimo, non v’è peggiore disgrazia nella vita di un uomo. Quando, alla fine del cammino in questo mondo, il cordone argenteo si spezza, cessa tutto il "paradiso della vanità" che abbiamo creato mediante l’uso sbagliato dei possedimenti. Non è per caso che vediamo nell’oroscopo di nascita, che di fronte alla Casa n° 2 (possedimenti) si trova la famosa Casa n°8 (la morte). COME VINCERE I CATTIVI PENSIERI Una delle tentazioni più comuni, sono i pensieri - lampo che avvengono in qualsiasi momento della nostra vita. E’ importante non lasciarli passare più di due volte dal nostro cervello, perché se ciò avviene, metteremo da parte la nostra volontà, quella che Dio Padre ci diede, per cui apriremo la porta dei nostri veicoli a questi pensieri e alle entità indesiderabili che essi attirano. Molti aspiranti spirituali si preoccupano, perché talvolta questi pensieri-lampo arrivano improvvisamente nel Tempio, nei momenti di preghiera o di meditazione. Tommaso da Kempis ci dice, che le tentazioni possono presentarsi anche nel luogo più santo. Max Heindel, afferma che in simili casi dobbiamo assumere un atteggiamento indifferente, oppure allontanare dalla nostra mente l’oggetto della tentazione o dirigerla verso cose elevate. Così, quest’indifferenza, la dobbiamo applicare nel momento in cui la tentazione si presenta, ma anche tutte le nostre manifestazioni devono essere d’indifferenza verso l’oggetto che per noi costituisce tentazione. Quando diciamo "Non desidero pensare a questa cosa" succede invece che la forma—pensiero che volevamo respingere si ripresenta con più forza. Perché dandole forma mentale e parlata, l’abbiamo attirata verso di noi con maggiore forza. Ecco perché due persone che si odiano, si attirano sempre, perché l’odio indica interesse, sebbene metta in atto la forza di repulsione. Ogni pensiero negativo è animato dagli Spiriti Luciferi, che sono gli istigatori mentali i quali evolvono mediante l’intensità dei nostri desideri inferiori come la passione, l’odio, la gelosia, l’ambizione, ecc... Questi pensieri possono essere trasmutati mediante la creazione di forme—pensiero dal Cristo (immagine viva); dalla rosa bianca dell’Emblema Rosacroce o di qualsiasi altro argomento di natura spirituale elevata. Possiamo continuare con la preghiera per eccellenza che il Cristo ci lasciò, quando i suoi discepoli gli chiesero di insegnar loro a pregare. Il Padre Nostro contiene sette preghiere distinte e separate per i sette principi dell’uomo: il triplice corpo, il triplice spirito e la mente. Se otteniamo vittoria su questi pensieri—lampo di tentazione, possiamo vincere casi peggiori. Se però ci lasciamo soggiogare da uno di loro, allora, via via che li ripetiamo, si convertiranno in un mostro di volta in volta sempre più terribile e mostruoso. Dobbiamo tener presente che secondo la gravità della "malattia" esiste il "rimedio"che dobbiamo applicare. Vale a dire che, secondo l’intensità in cui abbiamo avuto questi nostri pensieri, nella medesima proporzione dobbiamo far uso della forza spirituale per trasmutarne l’effetto. Al corpo del desiderio, che è poi quello che esige soddisfazione, importa poco, per così dire, di ciò che soffre il nostro corpo fisico che è il docile strumento che ne subisce le conseguenze sia nella presente che in altre esistenze, che costituisce il peggiore dei casi, perché allora perdiamo tutto il frutto di quella vita. L’aspirante che "vive la vita" deve avere più cura di sé in quanto questi pensieri potrebbero influenzare più d’ogni altra cosa, secondo il grado di sensibilità dei suoi veicoli. I pensieri di sensualità, quando sono stati rivestiti di materia del desiderio, costituiscono il genere più pericoloso per l’aspirante spirituale, perché allora acquisiamo la capacità di materializzarci più rapidamente per effetto dell’incentivo che presenta la materia del desiderio. In questo caso, si sia arrivati o no alla materializzazione, dobbiamo prepararci alla lotta con le nostre più potenti armi: la Volontà e l’Indifferenza di cui abbiamo parlato. Quando ci corichiamo, vedremo il mostro che abbiamo creato che cerca di materializzarsi in ogni luogo, non solo nel mondo fisico, ma anche nel Mondo del Desiderio. Allora i sogni che faremo, saranno così disastrosi da obbligarci il giorno dopo a raddoppiare le forze per "pulire il nostro tempio". Durante questa lotta viene qualcosa di molto sgradevole : che temiamo noi stessi, temiamo d’essere soli davanti alla nostra coscienza; cioè se siamo sinceri. Qui si applica appropriatamente quello che disse il Cristo "Che i peggiori nemici sono nella nostra casa". Perciò ci consiglia di pregare senza posa o di applicare l’indifferenza di cui abbiamo parlato. Non si deve dimenticare per nessun motivo di fare ogni sera l’esercizio ‘della Retrospezione, sforzandoci di sentire in tutta sincérità il danno che abbiamo arrecato, poiché ciò ripulisce i veicoli colpiti, dando all’aspirante forza per lottare. La sincerità è la base del pentimento. L’assenza di quest’attributo è la causa per la quale molti aspiranti spirituali cadono e non riescono a rialzarsi dalla "caduta". Tommaso da Kempis disse: "Io vorrei sentire il pentimento prima di’ poterlo definire". "Ove non esiste lotta, vi è sintomo di coma spirituale ed il "corpo del peccato" può allora avere tutti i vantaggi. Ma quando più fiera è la battaglia, più degno e ricco d’esperienza può essere considerato il nostro stato spirituale" (Max Heindel). Il mostro che abbiamo creato continuerà ad apparire nonostante la nostra indifferenza, così come avviene per le onde di ricapitolazione, ma se però seguiamo le indicazioni, questo avverrà ogni volta sempre con minore forza. N’è esempio, il fatto che anche dopo dieci anni di lotta sul sentiero spirituale ,vediamo riapparire le nostre tendenze negative. "I pensieri impuri sono più pericolosi degli atti impuri", disse il Cristo, perché i primi possono ripetersi con somma facilità, mentre questo non avviene con i secondi. Via via che ascendiamo spiritualmente, le tentazioni si fanno sempre più sottili perché acquistiamo sempre più il discernimento, ci rendiamo idonei a distinguere con maggiore precisione il vero dal falso, per cui non possiamo essere facilmente ingannati. Possiamo conservare ‘pulita la mente ’ con lo studio della matematica e nell’abituarci ad ascoltare musica classica, tutte cose che c’elevano al pensiero astratto, ponendoci al di’ sopra delle considerazioni materiali mondane. In questo modo possiamo notare che le cose inferiori non si attraggono più e ci rivestiamo di una certa immunità a riguardo delle tentazioni, con la forza di appartarle rapidamente dal nostro cammino. Ciò indica un lavoro definito sul sentiero spirituale. Vi è un’invocazione molto efficace per qualsiasi tipo di tentazione, che può essere recitata mentalmente in momenti di pèricolo:
Vi è un mezzo per essere sempre vigili: "Guardare il Cristo e avere in Lui la mente occupata in tutti i momenti della nostra vita quando siamo liberi dalle nostre attività o studiando sempre come possiamo servirlo" (Max Heindel).
I PERIODI PIU’ PERICOLOSI PER L’ASPIRANTE SPIRITUALE. E’ di vitale importanza per l’aspirante spirituale, conoscere i periodi dell’anno in cui le tentazioni sono più frequenti in quanto ciò contribuirà a prepararci meglio per resistervi ed ottenere in tal modo un aumento del potere animico. Fra le stagioni dell’anno quella più pericolosa è l’estate perché le vibrazioni del Cristo sono più distanti dalla Terra. E’ in inverno che godiamo delle più elevate vibrazioni spirituali, ma quando il Sole entra nel segno dell’Ariete, il 21 marzo, i suoi raggi fisici si sprigionano come torrente su tutta la Terra. Questo produce la crescita fisica e con ciò l’accoppiamento degli animali; l’uomo non sfugge da quest’influenza fecondatrice. Quando passiamo da una stagione spirituale quale l’inverno ad una stagione materiale come la primavera, logicamente questo è più sentito da noi di quando passiamo alla primavera (materiale) all’estate (più materiale). I giorni più pericolosi sono quelli dei ‘Solstizi e degli Equinozi, quando il sole entra in una delle stagioni. Anche i giorni di Luna Piena, in quanto la luna è più vicina alla Terra, fermentando così le emozioni umane. Però i giorni in cui le tentazioni possono sentirsi con maggior forza è la Domenica di Resurrezione, quando il Sole incrocia l’Equatore della Terra e si dice che ‘dalla croce, esclamò con grido trionfante : " Consummatum est". Facciamo notare che durante i giorni in cui l’autore stava componendo il presente scritto, fu assediato spesso dalle tentazioni alle quali ha fatto riferimento. Ciò per il fatto che colui che scrive su un tema deve pensarvi, indi trasporlo sulla carta: in tal modo lo deve vivere. Fortunatamente questo non è un articolo descrittivo di fatti Max Heindel si astenne sovente dal trattare temi quali la magia nera (pur dovendolo fare su piccola scala per orientare), perché diceva che la cosa tende a far retrocedere la mente verso lo regioni inferiori del Mondo del Desiderio. Chiarito il problema, speriamo che nel presente caso il fine giustifichi i mezzi. Diomede Aquino - Santo Domingo
|
|
| SOMMARIO | HOME | ASSOCIAZIONE | FOGLIETTI | SITI AFFINI | |
A.C.R.O. - Gruppo di Studi Rosacrociani di Roma -
Centro Autorizzato della Rosicrucian Fellowship Centro promotore della Comunità Rosa+Croce Internazionale. |