" In quel tempo, passando Gesù tra le messi di un campo di mais in giorno di sabato, i suoi discepoli presi dalla fame, si misero a strappare delle spighe ed a mangiarne. Un Fariseo, vedendo ciò, disse: " Ecco, i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare nel giorno del sabato".

Egli rispose loro:

 " Non hai mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui ed i suoi compagni? Com’entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? O non hai letto nella Legge che in giorno di sabato i sacerdoti nel tempio violano il riposo sabbatico e tuttavia, sono senza colpa? Io vi dico che qui, c’è qualcosa di più grande del tempio! Se avete capito cosa significa: Voglio misericordia e non sacrificio, non avreste condannato degli innocenti. Si, il Figlio dell’uomo è padrone del sabato". Matteo 12: 1-8

La parola "mais", qui si riferisce al seme di grano, questa era la granaglia che era seminata, principalmente, in Palestina, al tempo del Nuovo Testamento. Attraverso i piccoli campi seminati a grano, vi erano degli stretti percorsi, lungo i quali i viaggiatori, potevano passare da una parte all’altra del paese. Qualche volta i viandanti erano senza cibo e visto che nelle vicinanze non vi erano luoghi pubblici dove potersi rifocillare, era consueto per loro, strappare alcune spighe di grano, distaccare la loppa dal seme, rotolandolo tra le mani e sfamarsi. Così era completamente in concordanza con le usanze del tempo, che il Cristo Gesù ed i Suoi Discepoli, presero del grano per soddisfare la loro fame.

 Il Fariseo, che considerava la Legge, alla lettera, diffidente ed intollerante verso quegli insegnamenti progressivi o rivoluzionari, sufficienti a rovesciare la sua posizione predominante, era ansioso di accusare il Cristo Gesù ed i Suoi seguaci di aver violato la Legge. In questo caso era la Legge che decretava la custodia del sabato.

Nella Bibbia di C.I. Scofield (www.evangelici.net/shopping/scofield.html), è detto, che: "Il sabato" (la cessazione) appare nelle Sacre scritture come il giorno in cui Dio, terminò il lavoro della creazione (Gen. 2:2,3). Per 2.500 anni della storia umana, nessuna menzione fu fatta di questo. Poi il sabato, fu rivelato (Ez. 16: 23; Neh. 9: 13 - 14). Fu integrato come parte della Legge (Ez. 20: 8-11), ed innalzato a segno (un segnale) tra Geova ed Israele, un promemoria perpetuo per Israele, della loro separazione da Dio (Ez. 31: 13-17). Fu osservato completamente (Ez. 35: 2-3) e dall'ordine espresso da Geova, un uomo fu messo a morte per aver raccolto della legna nel giorno di sabato (Num. 15: 32-36). Il settimo giorno, il sabato, non fu fatto mai un giorno di sacrifici, adorazione o d’alcun servizio religioso. Era semplicemente e solamente, un giorno di fermo completo per uomo e bestia, un provvedimento benigno per le necessità dell’uomo. Nelle parole del Cristo: "Il sabato fu costituito per l’uomo e non l’uomo per il sabato" (Marco 2: 27). Nostro Signore, trovò l'osservanza del giorno del sabato, falsificata dai convincimenti rabbinici (Matt. 12: 2) e le restrizioni, completamente ignote alla Legge, così che Egli, fu considerato come un profanatore del Sabato dalle autorità religiose del tempo.

La replica del Cristo Gesù all'accusa del Fariseo, ritrae molto bene, un principio di base della nuova religione, introdotta dal grande Spirito Solare. Il regime della Legge, delle classi favorite e della posizione sociale stava finendo; il regime dell'importanza sostanziale e della dignità dell'individuo, stava iniziando. Il giorno del sacrificio materiale stava finendo; mentre il giorno della misericordia, si era insediato, era in carica. Il senso letterale della Legge, diveniva così, dare impulso alla vera spiritualità.

 Riguardo a questa questione, Max Heindel scrisse in proposito: 

" La Bibbia dice, che la Legge era suprema fino a che l'avvento del grande Spirito Solare del Cristo, avviò una nuova fase dell'evoluzione sotto il principio dell’Amore e della Rigenerazione. Questo finì il regime di Geova e l'ondeggiamento di Saturno, per una sovrapposizione del vecchio con il nuovo, per sempre, senza sotterfugi, chiaramente. Comunque, da allora, le genti cristiane e pionieristiche sono entrate nella seconda parte dell'Epoca ariana, quella del Sole… sostituendo il giorno del Sole al posto di quello di Saturno, come il giorno dell'adorazione".

  Questo articolo è tratto dalla rivista "Rays from the Rose Cross" dell’agosto 1985, pagina 355.