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COSA POTETE FARE VOI
Leggendo le opinioni espresse in questo capitolo, ricordate che, nonostante i collaboratori non conoscano fra loro, emerge una concordanza di opinioni che farebbe pensare il contrario! Tutti sappiamo che le risposte simili, se raccolte da più fonti, riflettono un'esperienza umana comune, capace di fornire valide soluzioni! Discuteremo di cosa si può fare per i Bambini Indaco da una prospettiva comportamentale e genitoriale. Sebbene le esperienze e i consigli varino leggermente, riscontrerete delle somiglianze formidabili. Prima di iniziare, però, vorremmo condividere con voi un aspetto che è giusto evidenziare. Questo capitolo è interamente costituito da buoni. consigli e da esperienze pratiche provenienti da esperti insegnanti e genitori che offrono le loro soluzioni al cosiddetto rompicapo di come riuscire ad allevare i nuovi bambini d'oggi. Tuttavia, nonostante ciò, alcune persone ci hanno consigliato di tralasciare questa parte del libro e forse anche tutto il resto! In realtà queste persone ci stanno dicendo c I h e non c'è niente che un genitore possa fare, per cambiare i suoi figli! Ad esempio, un articolo intitolato "Il potere dei loro coetanei" pubblicato su Time magazine il 24 agosto 1998, in cui il cronista Robert Wright commenta il libro di Judith Rich Harris dal titolo The Nurture Assumption, in cui sì sostiene che i genitori abbiano poca influenza sui figli! Riportiamo uno stralcio dell'articolo di Wright: Gli psicologi ormai possono mettere la parola fine alla secolare ricerca di un metodo per allevare un bravo bambino non perché l'abbiano trovata, ma perché non esiste.... Judith Rich Harris afferma esplicitamente che i genitori non hanno "nessun effetto rilevante a lungo termine sullo sviluppo della personalità dei figli". Evidentemente Harris ritiene che oltre alla genetica siano le maggiori influenze ambientali riscontrabili al di fuori dell'ambito domestico, a modellare la vita del bambino. I bambini assimilano valori esterni, poi li combinano con la predisposizione tipica della personalità ereditata. Questo, afferma l'autrice, alla fine è proprio ciò che dà forma alla loro vita, mentre i genitori, per così dire, "sono al traino dei figli", e non rimane loro che lo stare a guardare senza poter fare nulla. Naturalmente noi dissentiamo da questa teoria, ma la pubblichiamo in modo da permettere a voi di giudicare. Leggete il libro in questione se credete, e quando lo avrete letto, decidete voi stessi se quelle informazioni siano o meno in sintonia col vostro istinto di genitore e col materiale che presentiamo in questo volume. Ecco in sintesi le affermazioni di Wright: Il messaggio centrale e convincente di Harris - quello che molti genitori sopravvalutano in maniera pazzesca la loro influenza può servire a calmare i nervi di qualcuno in quest'epoca di genitorialità ad alto livello di stress. Ma può anche sortire il risultato opposto. oggigiorno molto del logorio dei genitori sta già confluendo nei vari gruppi di genitori e nel loro contesto. Quale scuola privata? Il sabato mandiamo il bambino a giocare al calcio o a lezione di francese? Festa di compleanno da Marva Tots o da Discovery Zone? Rilassatevi, neanche la scienza ha una risposta a queste domande. Naturalmente noi crediamo che, in quanto genitori, voi possiate fare una differenza - anche piuttosto grande. Vi invitiamo a leggere questo capitolo sapendo che i collaboratori hanno esperienza e forniscono consigli sperimentati, che portano a delle soluzioni. Per cominciare, questa è la nostra lista di dieci punti base - che riflette ciò che abbiamo appreso e sperimentato durante i nostri viaggi:
estratto dal libro: I bambini Indaco di Lee Carroll e Jan Tober (macroedizioni) |
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A.C.R.O.
- Gruppo di Studi Rosacrociani di Roma -
Centro Autorizzato della Rosicrucian Fellowship Centro promotore della Comunità Rosa+Croce Internazionale. |