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LA MEDITAZIONE (1/3)
Discutiamo ora il soggetto della Meditazione che fa parte di ogni insegnamento spirituale ed è della massima importanza nella ricerca della verità. Si affaccia subito questa domanda: Come deve compiersi l'esercizio della meditazione per l'aspirante alla verità, nelle sue ricerche sui misteri della natura? Questo esercizio è il mezzo indispensabile a colui che cerca l'oro dello Spirito. Egli è, in realtà, come un minatore che perlustra le ricchezze spirituali, non in vista di una soddisfazione materiale per la quale migliaia di anime hanno sacrificato la loro vita oppure lunghi anni di lavoro, ma alla ricerca, quale l'aspirante alla verità, di un oro ben più prezioso, di valore incommensurabilmente maggiore, l'Oro dello Spirito. Come occorre che il minatore sia forte, vigoroso, idoneo a sopportare le fatiche e le tribolazioni relative al suo lavoro, così occorre che il minatore d'oro dello Spirito, sia provvisto di un corpo fisico del quale abbia la padronanza. Deve averlo purificato mediante il suo modo di vivere, deve procurargli un'alimentazione sana che conservi puro il suo sangue e assicuri il buon funzionamento dei suoi organi. Il cercatore d'oro della verità, può ricercare tutte le organizzazioni, tutti i campi intellettuali, assistere a conferenze di valenti oratori, pagare cospicuamente lezioni di istruttori rinomati, oppure sedersi ai piedi di maestri sapienti e riposare all'ombra della loro sapienza. Stando a contatto con essi può sentirsi esaltato, elevato fino al settimo cielo. Se il suo corpo ed il suo spirito non vibrano però all'unisono della verità che egli cerca, se egli è ancora vincolato al materialismo o se, pervaso dall'egoismo, accetta senza dare nulla di sé, quando uscirà dalle conferenze, dalle lezioni, dalle comunicazioni intellettuali o spirituali, perderà presto tutto quanto desiderava acquisire. Ciò accade perché né il suo corpo né tanto meno il suo spirito, erano all'altezza degli insegnamenti troppo elevati per lui, i quali possono essere assimilati, solo grazie ad uno strumento qualificato a ricevere le verità spirituali. "Beati i puri di spirito, perché vedranno Dio" Esempio concreto, è che se vogliamo procurarci dell'acqua pura dobbiamo disporre di un recipiente scrupolosamente pulito. In caso contrario tale recipiente, anche se immerso nella più pura sorgente, non potrà contenere che un liquido contaminato. Il Cristo Gesù, recatosi alla fontana, parla alla Samaritana di un'acqua viva: "Chiunque beve quest'acqua", disse indicando l'acqua del vaso "avrà ancora sete; ma colui che berrà dell'acqua che io gli darò non avrà mai più sete. L'acqua che gli darò diverrà in lui sorgente d'acqua che scaturirà, fino alla vita eterna". Ogni aspirante alla verità ha sete di quell'acqua viva di cui parla Gesù Cristo, di quella verità spirituale che è ovunque, ma che pochissimi sono in grado di trovare; che è in ogni cosa, ma che pochissimi sono capaci di prendere. Ma perché l'uomo ha perso quanto un tempo ha posseduto? Perché si è allontanato dalla verità? Nei lontanissimi tempi della sua evoluzione era inconscio delle altezze spirituali. Questa facoltà è stata persa, questo potere è stato sacrificato sull'altare dei piaceri dei sensi fisici, che lo ha allontanato dai regni celesti, i quali ora, egli brama raggiungere nuovamente. Egli deve ricostruirsi questi sensi sottili, ora profondamente immersi nella materia, al prezzo di una volontà inflessibile e di incessanti sforzi. Come il minatore, deve ispezionare e perseverare. L'uomo carnale deve essere vinto. Non però come alcuni istruttori pretendono, negando le indisposizioni del corpo fisico che la materialità procura, ma curandole. Non affermando cose non acquisite, ma chiedendo di essere portati ai regni spirituali con mezzi legittimi, poiché la violazione di questi sacri luoghi senza aver prima realizzato "l'abito nuziale", costituisce un atto riprovevole. Il padrone di casa scaccerà presto l'intruso, ignominiosamente. Nella "Cosmologia dei Rosacroce" viene detto che: "siccome il corpo del desiderio e la mente non sono ancora ben organizzati, non possono essere utilizzati come veicoli separati di coscienza. Il corpo vitale non può abbandonare il corpo fisico, in quanto vi sarebbe rischio di morte. È quindi evidente, che bisogna adottare alcune misure per procurarci un veicolo organizzato, che sia fluido, e costruito in modo da assolvere le necessità dell'Ego nei mondi interni, come è il caso del corpo fisico nel mondo fisico". Per confezionare questo abito nuziale, il corpo-anima, occorre innanzitutto che l'aspirante impari a concentrarsi. Deve essere capace di controllare, in una certa misura, i suoi pensieri e conservarli a lungo su un medesimo soggetto o oggetto, per arrivare a rappresentarseli nello spirito. Il primo passo, consiste nell'acquisizione di un certo grado di controllo e padronanza dei propri pensieri durante la concentrazione. Quando l'aspirante è riuscito ad evitare che i suoi pensieri si disperdano, può affrontare il secondo passo: la meditazione. La meditazione consiste nel conservare un ideale davanti agli occhi dello spirito, di studiarlo in ogni senso fino a che, diventato una realtà, si sviluppa, e lo spirito comincia a percepire tutto quanto si riferisce a questo ideale evocato prima della concentrazione. Se la concentrazione e la meditazione sono accompagnate dalla preghiera, costituiscono allora degli strumenti potentissimi e sicuri per lo sviluppo delle qualità latenti dello spirito. Usandoli in una vita vissuta in purezza e abnegazione, servendo l'umanità come meglio possibile, l'aspirante non può mancare di raggiungere lo scopo che si prefigge. Uno degli ostacoli più comuni, uno dei pericoli maggiori sul Sentiero, è di lasciarsi intrappolare dalle piccole meschinità della vita: critiche immeritate, osservazioni sgradevoli, sentimenti di gelosia che ci circondano. Queste piccole cose hanno grande importanza e sono altrettante tentazioni, cioè altre occasioni da vincere, sul cammino della preparazione. L'aspirante deve coltivare la ponderazione: deve sforzarsi di restare calmo davanti ai fastidi piccoli o grandi della vita quotidiana. Deve anche sorvegliare i propri pensieri, i propri sentimenti. Il sentimento di malevolenza contro una persona, per la quale non si ha simpatia, viene a tentarci. È il momento di porre l'alto là. "Vegliate incessantemente: è più facile soccombere nelle piccole cose che nelle grandi prove". È vero, che avviandoci sul Sentiero dello sviluppo spirituale acceleriamo il nostro lavoro evolutivo, mettendo in gioco i nostri debiti di destino, il pagamento dei quali, nel solito incedere della vita sarebbe stato dilazionato. Non possiamo sottrarci dal fare riparazione per ogni cattivo pensiero, parola ed azione commessa in questa vita o nelle precedenti esistenze; "dobbiamo pagare fino all'ultimo centesimo" ed è preferibile, quando se ne ha la forza, di farlo in un sol colpo. Una volta informato sulla natura di Dio, delle leggi universali e della conoscenza di se stesso, l'aspirante sarà in grado di non crearsi più dei nuovi debiti di destino: "l'uomo libero sarà padrone della sua vita, e non più schiavo del proprio ambiente". La filosofia Rosacroce, insegna che l'uomo è una scintilla del proprio Padre divino, del quale possiede tutte le prerogative, che egli fa il suo tirocinio di dio in divenire, mediante le esperienze provate entro il corpo fisico; il destino dell'uomo è di diventare puro e santo come il suo creatore: si metta dunque immediatamente all'opera ed eserciti le sue qualità, si applichi allo studio di se stesso, cerchi la scintilla divina che ha tenuto per così lungo tempo celata, e consenta infine, che essa si esprima. Sappiamo che la mente è la congiunzione fra l'uomo fisico e l'uomo spirituale, che è mediante il cattivo uso della mente che l'uomo diviene degenerato. Ma noi sappiamo anche che lo spirito dell'uomo è nutrito dall'anima, dalla assimilazione delle esperienze della sua vita, dall'espansione della propria coscienza. Se l'uomo inizia a controllare i suoi pensieri praticando la concentrazione, se applica la meditazione su concetti elevati, riempirà la sua vita di pensieri costruttivi. Per rendere la propria vita una preghiera continua, non occorre inginocchiarsi davanti ad un altare, ma fare dei propri pensieri e delle proprie azioni una sottomissione continua alla volontà di Dio. Il Dio interno allora, comincerà ad esprimersi, e quando la concentrazione, la meditazione e la preghiera saranno diventate dei fattori viventi nella sua vita, non avrà più bisogno di cercare al di fuori quest'acqua viva di cui parla il Cristo, perché sarà divenuto egli stesso, una sorgente d'acqua vitale, alla quale verranno a dissetarsi tutti coloro che avranno necessità di aiuto spirituale. Mabel Collins ha giustamente detto: "Solo colui che ha acquisito la conoscenza della sua anima è un profeta, perché solo le anime possono leggere le anime". Max Heindel (Da "Vie Nouvelle", sett/ott 1972) Traduzione di Olga Faella. IL RILASSAMENTO
Tecnica di rilassamentoDi seguito, vi suggeriamo una semplice tecnica di rilassamento, da effettuare prima di ogni Vs. meditazione. Il rilassamento va eseguito in un ambiente adatto, con vestiti comodi e senza stimoli ambientali che possano recarvi disturbo. Controllate i Vostri pensieri, cercando di avere solo pensieri positivi.
"IO SONO CALMO E TRANQUILLO".
"IO SONO CALMO E TRANQUILLO".
"IO SONO CALMO E TRANQUILLO".
Prendiamo una posizione comoda e mettiamo a posto ogni cosa che può disturbarci... quindi:
Respiriamo lentamente ed in modo profondo...
Rilassiamo tutto il nostro corpo, a partire dalla testa fino ai piedi, in modo che non resti alcuna tensione.
Rilassiamo il cuoio capelluto...la fronte...gli occhi e le palpebre... i muscoli della faccia...le labbra...la lingua...il collo...
Rilassiamo la mano destra... il braccio destro... la spalla destra... la mano sinistra... il braccio sinistro... la spalla sinistra...
Rilassiamo il torace... l'addome... i glutei... la coscia destra... la gamba destra... il ginocchio... il piede destro... la coscia sinistra... la gamba sinistra... il ginocchio... il piede... le dita dei piedi...
Facciamo ora acquietare tutte le emozioni: sentite che si calmano e si dissolvono... Non c'è più alcuna preoccupazione, nessuna tristezza.
Siamo come un piccolo lago di montagna, calmo, limpido, trasparente. Neppure una lieve increspatura altera la superficie limpida che rispecchia le cime dei monti.
Ora ci svegliamo lentamente, i serbatoi di energie sono ai nostri comandi. Siamo i padroni di queste energie, siamo i padroni dei nostri pensieri. Possiamo farli tacere e metterli in disparte. I nostri pensieri arrivano e se ne vanno: ora non ci servono. Siamo come un cielo sereno e sgombro di nuvole.
Ripetiamo mentalmente:
Pausa (alcuni minuti).Adesso sollevo la mia coscienza verso quel punto luminoso ed eterno, che c'è sopra la mia testa, il mio Sé, l'Io Superiore, e ripeto:
Visualizzo ora l'Io Superiore di tutte le persone che sento vicine: piccole stelle luminose sopra la testa di ognuno. Visualizzo questi Sé personali, collegati ad una grande stella centrale, il Sé dell'umanità, ed affermo mentalmente:
Pausa (alcuni minuti).Visualizzo me stesso e gli altri con le braccia sollevate verso l'alto, e pronuncio questa invocazione:
Pausa.Mi visualizzo pieno di energia e di sicurezza, mentre con le mani protese in avanti e con il mio soffio, allontano l'ombra nera che avvolge la Terra, e la trasformo in un bianco vapore che si dissolve fino a scorgere il fuoco perenne che c'è dietro. Pausa lunga (circa 8-10 minuti).Ringrazio con fervore e, pian piano, riprendo il mio stato ordinario. Qualche respiro profondo. Faccio qualche flessioni ed estensioni delle braccia e delle gambe. Apro gli occhi lentamente.
EsercizioAppena svegli, quando siete ancora sospesi fra due mondi ed il vostro corpo fisico è rilassato, visualizzate un Essere con le piante dei piedi che toccano le vostre. Esso ricarica il vostro corpo fisico e vi consente di radicarvi più solidamente in terra. Ora visualizzate sopra di voi, il più lontano possibile, un Essere di Luce. Questo Essere vi trasmetterà l'inspirazione proveniente dal vostro spirito ogni volta che lo evocherete durante la giornata. In ultimo, fate nascere dal centro della vostra testa un cerchio luminoso che si muove verso destra, fino ad inglobare l'Essere che si trova in posizione opposta alla vostra (sotto i vostri piedi). Il cerchio vi avvolge entrambi e si richiude nel centro della vostra testa, nel punto da dove era partito. In tal modo l'Essere di saggezza presiederà alle vostre attività fisiche, mentali, spirituali durante la giornata. Poi rimanete rilassati per qualche minuto. Concludete con ispirazioni ed espirazioni lente e profonde. Questa visualizzazione può essere svolta in pochissimo tempo e serve per rinnovare tutte le vostre forze, per tutto il giorno. Come innalzare l'energia del corpoUna ragione per cui ci riposiamo e dormiamo è per ripristinare l'energia del corpo fisico. I periodi di rilassamento in cui vi impegnate nella visualizzazione creativa, innalzeranno naturalmente il livello energetico del vostro corpo. Potreste, tuttavia, utilizzare una visualizzazione specifica a questo scopo. on vi sono molte parole da dire al riguardo di questa visualizzazione creativa, è comunque molto importante creare una scena molto vivida e reale. Permettetemi di guidarvi passo passo. Mentre siete in uno stato di rilassamento, immaginatevi sdraiati sul letto, con gli occhi chiusi. Un raggio di Sole scende dal cielo e avvolge tutto il vostro corpo. Alzatevi e camminate lungo il raggio fino a giungere nel cuore del Sole stesso (a questo punto immaginatevi nudi). Giunti al centro del Sole, aprite le braccia e le gambe in modo da formare una X; aprite anche le mani e le dita. Quindi immaginate di assorbire nel vostro corpo l'energia rivitalizzante. Sentite che realmente l'energia solare entra dentro di voi (è possibile che il vostro corpo cominci a fremere durante questa visualizzazione creativa). Arrivati a questo punto, potete, se volete, aggiungere una serie di suggestioni, simili a queste:
Continuate così, finché sentirete che il vostro corpo ha assorbito sufficiente energia. Questa è una sensazione di benessere abbastanza facile ad riconoscere. Quando vi sentirete colmi di energia, riunite braccia e gambe, e, camminando lentamente lungo il raggio di Sole ritornate alla vostra posizione, sdraiato sul letto. Questa particolare visualizzazione creativa, può essere utilizzata ogni volta che vi sentite svuotati di energia. Può servire anche quando vi sentite depressi, poiché la depressione crea un basso livello di energia corporea e questa visualizzazione creativa, può aiutarvi a recuperarla.
Assicuratevi di non essere disturbati. Sedetevi e distendetevi ascoltando il vostro respiro, calmo e regolare... raggiungete la serenità seguendo il ritmo del vostro respiro e rilassatevi... (pausa). È estate e siete in vacanza. Cosa farete oggi? decidete di stare fuori tutto il giorno e di andare a fare una bella passeggiata. Procuratevi tutto ciò che vi occorre, cibo, vestiti, scarpe idonee o qualsiasi altra cosa. Preparatevi bene (pausa). Adesso prendete uno zaino. È sul pavimento della dispensa ed è incredibilmente pesante. Quando lo esaminerete, vi troverete dentro una grossa pietra. Cercate di buttarla via, ma questa non se ne vuole andare. Come riuscirete nel vostro intento? (pausa). Lasciate stare e cercate un altro mezzo con cui poter trasportare il vostro fardello, ma non c'è niente che vi vada bene. Il carrello con cui avevate deciso di trasportare il vostro zaino si è rotto, e le vostre tasche non sono sufficientemente grandi. Cos'altro potete provare? Con riluttanza decidete che appena avete accettato questo fatto, il vostro zaino non vi sembra più così pesante. Prendete coscienza di quel che provate e descrivetelo mentalmente (pausa). La passeggiata è gradevole, ma la pioggia diventa sempre più calda, ed il vostro carico vi sembra sempre più pesante. Decidete di fermarvi accanto ad un fiume per riposare e mangiare. È piacevole non aver più un peso da portare. Godetevi la sosta... (pausa). Sentendovi riposati decidete di riprendere il cammino, ma con sgomento, vi accorgete che la pietra appesantisce di nuovo il vostro zaino e non riuscite a sollevarlo. Mentre state esitando, un uccello vola sopra la vostra testa e vi manda un pensiero chiaro: "Le pietre possono essere usate, le pietre si possono usare". Mentre vi guardate intorno per vedere in che modo potreste utilizzare la vostra pietra, vi accorgete che qualcuno ha dimenticato li vicino un album per fotografie di color rosso, che ha la parola "Risentimento" stampata chiaramente sulla sua copertina. Lo prendete ed iniziate a guardare le foto al suo interno (pausa). La prima foto che prenderete in esame, ritrae una porta chiusa con un bimbo che la sta martellando di pugni. Il bambino è chiuso fuori o è chiuso dentro, cerca di entrare o cerca di uscire? Sentitene il risentimento, e cercate di comprendere cosa significa per voi. Con la pietra grossa e dura, che avete trasportato finora, riuscite a fermare quella porta in posizione semi-aperta, ed il bambino riesce nel suo intento. La seconda foto che esaminerete, riguarda un meraviglioso giardino con un alto muro e nessuna apertura. Questa volta il bambino pensa: "Non ce la faccio. Non sono abbastanza grande o sufficientemente bravo, non posso scavalcarlo". Ma la pietra diventa enorme e piena di protuberanze, trasformandosi in una scala perfetta per salire oltre il muro. Guardate il vostro bambino che si arrampica e gioca felice in quel giardino segreto (pausa). La terza foto è molto sfocata, forse è un gruppo di famiglia, o di amici, o un posto con una vecchia compagnia. La sensazione è "Non è bella". La pietra non va bene per questa, ma ecco che si trasforma in un grande cristallo purissimo. Usandolo come se fosse una lente, la foto diviene magicamente chiara e vi mostra da dove proviene il risentimento. Guardatela bene. Rivivete quell'avvenimento dimenticato. Cominciate a chiarirlo nella vostra mente (pausa). È ora di tornare a casa. Lo zaino è vuoto, ma accanto ad esso, per terra, ci sono tre sassi: uno assomiglia ad un ferma porta, uno sembra una pietra con molte protuberanze come se fosse una scaletta, e uno, chiaro, brilla al Sole. Raccoglieteli con cura e metteteli nelle vostre tasche. Con lo zaino leggero sulle spalle tornate a casa, stanchi ma felici (pausa). Ritornate ora al vostro tempo, nella stanza in cui state lavorando, stiratevi, aprite gli occhi e riflettete su quello che avete imparato circa il vostro risentimento e le sue origini. Molte persone sono vittime di sentimenti angosciosi, suscitati da incidenti accaduti nella loro infanzia, che hanno il terrore di riportare alla Luce; figuriamoci se riescono a liberarsene. Ma quando questi, vengono esplorati mediante la visualizzazione mentale, costoro, riescono a comprendere con meraviglia, che mentre la situazione appariva devastante vista con gli occhi di un bambino, rivederla ora, chiaramente, dal punto di vista di uomo maturo, ne diminuisce totalmente l'importanza. E facilmente se ne liberano, dopo anni di sofferenza. La rabbia è energia come qualunque altra emozione, e se acquistiamo cognizioni sul modo di utilizzarla, questa energia potrà diventare una nostra risorsa. Tutte le nostre emozioni, compresa la rabbia, rappresentano una grande opportunità per conoscere noi stessi più profondamente. Ricordatevi sempre che la vita è energia, e sebbene l'energia non può essere distrutta, può sempre essere diretta, in modo diverso, trasformata. Siamo esseri di pura energia, e quando ne blocchiamo il flusso con sufficiente intensità, il risultato è un certo tipo di sintomo. Tutti i sintomi, quindi, possono essere descritti come blocchi di energia. Poiché avete la capacità di dirigere l'energia, siete anche in grado di sboccarla, ovunque sia bloccata, in voi o negli altri. Quando riuscirete a farlo, accadrà la guarigione. Se vediamo gli eventi in quest'ottica, è chiaro che tutto può essere guarito. Potete guarire tutto; purché non sia di origine Karmico. Domandatevi: siete pronti a permettere alla vostra rabbia di essere trasformata? Tenete a mente che la rabbia è in realtà, una manifestazione della paura. Domandatevi: cosa temete di perdere?
Dietro di te ora, c'è l'Angelo, l'Angelo della tua mente che ti vuole aiutare, allora pone le sue mani sulla tua testa.
Senti le sue mani appoggiate sul tuo capo, sono mani di Luce ed esercitano una leggera pressione, emanano un leggero calore. Il loro beneficio è immediato. Senti la tua mente che si acquieta, si rilassa, sei immerso in un mare di pace.
Sulla tua destra ora, c'è l'Angelo Custode, prende la tua mano destra e la stringe fra le sue e ti guarda con immenso amore.
Alla tua sinistra c'è l'Angelo dell'Ascolto, pronto ad udirti; è ciò che fa da sempre. Prende la tua mano sinistra e la stringe fra le sue, e muto, ti prepara ad ascoltare. Il silenzio è intorno a te, è dentro di te.
Senti ora le mani di un altro Angelo che solleva i tuoi piedi. Questo Angelo prende i tuoi piedi ed inizia a massaggiarli. Questo Angelo si manifesterà solo a te; tu rilassati e lascia che egli massaggi dolcemente i tuoi piedi. Piano piano, l'essenza, l'Essere, tutto l'Essere dell'Angelo entra in te.
Ora sei tu l'Angelo. Sei un bellissimo e meraviglioso Angelo. Sentiti le ali. Senti le tue grandi ali che si aprono nell'infinito cielo.
Cominci a volare, volare dove tu desideri, dove tu vuoi. Vola fino al regno degli Angeli. In questo regno che da sempre ti appartiene puoi stare tutto il tempo che desideri e puoi conoscere tutti gli Angeli del Paradiso. Tutti gli Angeli dell'Universo, sei un bellissimo e meraviglioso Angelo. Sei un Angelo, un Angelo.
Quando ti senti pronto, abbraccia e saluta tutti e piano piano, ridiscendi sulla terra. Piano piano, riascolta il tuo corpo. La meravigliosa densità del tuo corpo.
Le ali si dischiudono e si posano nel tuo cuore e in qualsiasi momento, sempre si possono riaprire e tu puoi tornare a volare, volare, volare.
Il tuo corpo è un Tempio, un meraviglioso Tempio, amalo, rispettalo, egli è un veicolo bellissimo.
Ora quando lo desideri apri gli occhi, guardati allo specchio e scopri chi sei realmente.
Meditazione di guarigione per un malato:Adesso evochiamo un Angelo Guaritore da mettere accanto ad una persona ammalata. Pensate ad una persona sofferente alla quale volete portare aiuto. Se non avete una persona inferma verso cui dirigere questa meditazione, pensate ad un ospedale che conoscete e alla persona che in questo momento in quell'ospedale è più grave. Fate tre respiri profondi. Immaginate la persona che volete aiutare. Immaginatela distesa in un letto tutto bianco al centro di una stanza. È una stanza un po' in penombra. Non c'è nient'altro nella stanza, c'è solo un letto al centro con questa persona distesa. Ha gli occhi chiusi e riposa. Voi desiderate aiutare questa persona, voi vi proponete di portarle soccorso, sollievo, guarigione, benessere. Voi siete lì in quella stanza, a circa due metri dal letto. Siete lì e osservate la persona malata, e le inviate dei pensieri d'amore, cose molto semplici: "Voglio che tu guarisca, io ti voglio bene, voglio che tu migliori". Adesso chiedete ad un Angelo Guaritore di arrivare e mettersi accanto alla persona sofferente. È questione di un attimo e l'Angelo è già là, tra voi e la persona malata e vi volta le spalle. L'Angelo raccoglie il vostro desiderio di guarigione per la persona malata, come un raggio dorato che parte dal vostro cuore e va a toccare le spalle dell'Angelo. Quel sottile raggio luminoso è il vostro pensiero, il vostro augurio amorevole verso una persona inferma. Toccato dal vostro pensiero amorevole, l'Angelo si attiva. Il vostro piccolo raggio luminoso è come se lo facesse ardere; attivato dal vostro desiderio amorevole di guarigione, l'Angelo risponde ed invade di Luce la persona ammalata. L'Angelo risplende come un faro e riversa una Luce viola, la Luce viola della guarigione, sulla persona ammalata. Tutto il letto, tutta la persona li distesa risplendono, nella Luce viola, la Luce della guarigione. Tutte le cellule della persona ammalata assorbono la Luce viola e si equilibrano, si modificano, assumono l'impronta del raggio della salute, dell'armonia. Un sottile filo lega voi all'Angelo, questo filo è l'amore verso la persona ammalata. Adesso voi potete anche allontanarvi da quella stanza, ma l'Angelo rimarrà là, l'Angelo non si allontanerà da quella stanza perché è un Angelo Guaritore e quello è il suo compito. Fino a quando in voi ci sarà un pensiero amorevole nei confronti della persona sofferente, questo pensiero amorevole toccherà l'Angelo e l'Angelo risplenderà di Luce e di energia risanante e, se nel destino di quella persona non c'è la guarigione immediata, la creatura angelica lavorerà perché ci sia la comprensione, l'accettazione, la liberazione dalla sofferenza. Adesso immaginate di uscire da quella stanza che rimarrà inondata di Luce con l'Angelo che rimarrà lì presente fino a quando voi desidererete la guarigione di quella persona l'Angelo porterà il suio aiuto. Ora, lentamente, prendete coscienza del vostro corpo fisico, del vostro respiro e riaprite gli occhi.
Questa particolare meditazione è stata condotta a Firenze l'8 Maggio 1994 dalla figlia del Maestro DASKALOS, alla presenza dello stesso Maestro, coinvolgendo un pubblico entusiasta di circa mille persone. L'energia spirituale, psichica ed anche fisica, che si era concentrata sulla sala, era quasi tangibile. Una grande forza, serenità e benessere sono rimasti per lungo tempo su quanti vi avevano preso parte.
Siedi con la schiena eretta e chiudi gli occhi. Il seguente esercizio ti aiuterà a entrare in uno stato meditativo. Visualizzati mentre percorri una strada affollata nel centro di una città. La folla ondeggia intorno a te; tutti sono intenti nelle proprie faccende. Gli edifici che ti circondano racchiudono un numero infinito di persone, ognuna occupata ad archiviare documenti, telefonare, impartire od eseguire importanti direttive, entrare o uscire dagli alberghi, fare o disfare bagagli, scrivere lettere, leggere libri: in breve, la miriade di occupazioni di una metropoli affannata. Ora, immagina che tutte queste persone facciano parte della tua "popolazione" di pensieri. Ognuna rappresenta un qualche tuo desiderio particolare, una qualche tendenza, un qualche interesse forse dimenticato che hai tenuto imbrigliato anche solo inconsciamente: Tutti insieme, formano quell’immenso territorio di coscienza che è la tua mente. Osserva con calma tutta quella frenesia e chiediti: "E’ questo ciò che sono veramente? E’ questo ciò che voglio veramente dalla vita? Cosa potrei mai realizzare inseguendo senza fine tanti scopi e tanti interessi così in conflitto tra loro?". Rifletti sulla pura follia di lasciarti irretire dalla ricerca dell’appagamento esteriore. Convinciti invece che ci deve essere senz’altro una strada migliore! Continua la tua passeggiata lungo la via. La folla man mano si dirada, gli edifici sono più bassi e meno imponenti, e tu ti senti sempre meno coinvolto a livello personale. Hai lasciato dietro di te la zona più centrale e affollata. L’attività all’interno degli edifici si è attenuata e la strada ora è tranquilla. Percorrila mentre si snoda verso la periferia. Apprezza la diversa atmosfera della campagna, mentre dici a te stesso con gratitudine: " Questa è la pace che il mio cuore veramente desidera". Goditi questa sensazione di sollievo: ti sei lasciato alle spalle l’incessante coinvolgimento nelle ambizioni e nei desideri terreni.. Lasciati dietro le spalle la città, con le sue ansie e i suoi crucci. La strada che ti ha condotto nei tranquilli sobborghi della città si snoda ora in mezzo alla pace della campagna. I prati erbosi che fiancheggiano i lati della strada lasciano intravedere, attraverso i varchi che si aprono tra le alte siepi, ridenti distese di fiori multicolori. Un querceto si profila altero sopra un poggio in lontananza, con i rami protesi a salutare la campagna. Tutt’intorno, la foresta ti chiama: "Entra, amico. Abbandona il ricordo della giungla d’asfalto nei nostri quieti sentieri alberati. Scopri qualcosa che la tua vita tormentata ti ha finora negato!". Stormi di uccelli volano nel cielo; il loro volo è un’immagine di serena simmetria. Ascolta! Ti chiamano mentre passano sopra di te: "Vola con noi in spirito, in alto, sempre più in alto, verso terre lontane, verso climi assolati e perfetta felicità!". Gli uccellini più piccoli cinguettano lieti nella boscaglia. Sugli alberi, uccelli canori fanno vibrare l’aria con dolci melodie e le loro note si diffondono nei prati sull’onda di una brezza gentile. Perfino la brezza, giocando lieve con l’erba dei prati, diffonde una musica tutt’intorno. E poi?…Da dove viene?…Chi lo sa! Lo zufolo di un pastore ti invia un richiamo in lontananza. Laggiù, nella città quasi dimenticata, palpita una vita di tensioni, conflitti e desideri. Qui, tu sei immerso in pensieri e aspirazioni elevati. I prati fioriti, le possenti querce, la foresta che silenziosamente ti invita, gli uccelli che passano in volo sopra di te e i loro fratelli e sorelle che ti cinguettano accanto, la brezza serena, lo zufolo del pastore, tutti i suoni e le visioni di armonia che la campagna ti offre, simboleggiano il tuo sé interiore, i tuoi pensieri, sentimenti e aspirazioni. Non appena le preoccupazioni della città svaniscono nel nulla, nobili ideali si affacciano spontanei nella tua mente. Concentrati sui suoni che odi e ascoltali intensamente, uno alla volta. Ora, percepisci in essi la sinfonia della tua aspirazione a una vita migliore. Lascia che il tuo spirito si elevi in alto e tutt’intorno a te, in puro amore e in pura gioia. Ripeti a te stesso: "Queste sono le chiavi della perfezione terrena che ho così a lungo cercato!". Immaginati nuovamente mentre cammini su quella strada di campagna. Ascolta ancora il canto degli uccelli. Senti che tutta la Natura è un riflesso delle aspirazioni della tua anima. La strada ora discende e ti conduce alla riva di un fiume. Non è possibile attraversarlo facilmente, perché è troppo largo e profondo. Fermati sulla riva e osserva la corrente che scorre davanti a te, lenta o veloce a seconda del tuo stato mentale. Anche il fiume, infatti, è una parte del tuo essere: la sua corrente è il fluire dei tuoi pensieri e delle tue emozioni. Guardando verso l’altra sponda, scorgi – anche se per ora è inaccessibile – il prossimo stadio del tuo viaggio. Laggiù c’è una strada che ti invita lontano, verso il sole che tramonta all’orizzonte in uno sfolgorio di colori, irradiando la sua luce dorata sulle maestose vette delle montagne in lontananza. Il cuore ti attira laggiù, poiché lì intravedi una terra di pace, dove ti puoi affrancare per sempre da antichi vincoli e sofferenze. Immagina che quel luogo presso la sponda del fiume sia situato nella parte posteriore della tua testa, nella zona del midollo allungato alla base dl cervello. La terra di libertà sull’altra sponda si trova invece oltre il punto tra le sopracciglia. Il fiume scorre nella parte centrale del cervello, tra queste due zone. Osserva la campagna oltre il fiume; sii appena consapevole dello scorrere dell’acqua nel centro; non identificarti troppo con ciò che fluisce eternamente. In qualche modo, tu sai che devi oltrepassare il fiume dei pensieri e dei sentimenti motivati dall’ego. Ma in che modo? Puoi osservare con calma e distacco interiore il fiume mentre lentamente si prosciuga, poiché tu non lo rifornisci più di acqua. Quando il suo letto sarà asciutto, potrai attraversarlo a piedi con facilità. Oppure, con un potente slancio della volontà, puoi produrre una forte energia per dividere le acque, creando un netto passaggio per attraversare il fiume a piedi. Nel frattempo, libera la mente dal flusso dei pensieri e delle emozioni che ti intralciano: non devono rimanere ostacoli nel tuo viaggio verso la libertà dell’anima. Sei sulla sponda del fiume. Guarda l’altra riva e preparati ad attraversare il fiume, mentre continui a sentire, nella zona posteriore del cervello, la necessità di calmare le correnti coinvolgenti dell’ego, dei pensieri irrequieti, delle emozioni e dei desideri. Ora espandi la mente nel mondo che ti circonda. Percepisci l’influenza delle sue energie sottili e il modo in cui agiscono su di te. Attingi alle energie positive; proteggiti da quelle nocive, immaginando di essere racchiuso in una sfera di luce. Canta mentalmente:" Io sono luce! Io sono pace! Io sono amore! Solo la luce radiosa, solo la pace, solo l’amore, con il loro tocco, possono risanarmi completamente!". Medita sul pensiero che il divino potere ti protegge, avvolgendoti in un caldo abbraccio. Dal punto in cui ti trovi sulla riva del fiume, visualizza il tuo centro all’interno del tuo stesso cuore. Le increspature della coscienza possono essere calmate con l’amore. Invia benedizioni dal cuore al mondo intero. Nel fare ciò, osserva il cambiamento che avviene nella corrente del fiume. La superficie non è più agitata da increspature che si susseguono una dopo l’altra; si sta placando. Osserva il riflesso dell’"Eden promesso" sullo specchio immobile dell’acqua. Immagina di avvicinarti a quel paradiso, con il cuore colmo di vivo desiderio. Nella meditazione è importante sviluppare la concentrazione: la seguente visualizzazione ti aiuterà a focalizzare la mente. Immagina di essere sulla riva del fiume, quando ancora il fluire turbolento dei tuoi pensieri e dei tuoi sentimenti ti impediva di passare sull’altra sponda. Visualizzati ora mentre tieni in mano una corda, alla quale è attaccato un palloncino pieno di elio. Il palloncino, di tanto in tanto, dà piccoli strappi, cercando di liberarsi e innalzarsi nel cielo. Ora, lascia andare la corda. Guarda il palloncino mentre sale e si fa sempre più piccolo in lontananza. Osservalo attentamente. Lascia che tutti i tuoi pensieri convergano su quell’unico punto, che diventa sempre più piccolo via, via che si solleva al di sopra delle nuvole. Una brezza lo spinge verso le montagne in lontananza. Il palloncino le supera e, facendosi sempre più piccolo, scompare infine nel cielo infinito. Ancora una volta sei sulla riva del fiume. Ora è venuto il momento di attraversarlo. Come farai? Puoi usare uno dei metodi che ti ho già suggerito: aspetta che il fiume si plachi fino a che il suo letto sia asciutto; oppure, se preferisci, separa le acque con la forza di volontà e apriti un varco tra le due pareti. Oggi, però, c’è una terza possibilità: proietta amore verso i tuoi pensieri e le tue emozioni irrequiete. Calma le acque burrascose e vedi riflessa sulla superficie, divenuta immobile, la terra di mitica bellezza, laggiù, oltre il fiume. Il tempo è un’illusione. Se immagini te stesso sull’altra sponda, sarà così. Se immagini te stesso ai piedi di quelle montagne lontane, sarà così. Sii là, ora. Sulla cima di una bassa collina ai piedi delle montagne troverai una grande mongolfiera che attende di innalzarsi, attaccata al suo canestro. Ti sta aspettando. I cavi che tengono il canestro ancorato a terra rappresentano gli attaccamenti che ancora hai nei confronti del mondo. Sali, slega quelle funi una dopo l’altra e lasciale andare. Oppure, se preferisci, recidile energicamente con un grosso coltello. Guarda, la mongolfiera comincia a salire. L’elio che la solleva è il potere elevante della tua devozione: più è intensa l’aspirazione del tuo cuore, più sarà rapida l’ascesa. Vedi? Non c’era bisogno di affaticarsi a scalare quelle montagne. Ti stai innalzando molto più velocemente, e molto più in alto, con il semplice potere dell’amore! Durante l’ascesa ti sembrerà ogni tanto che la mongolfiera non riesca a salire oltre. Ogni volta che questo accade, svuota uno dei sacchetti di sabbia appesi al bordo del canestro. I granelli di sabbia sono i piccoli attaccamenti che ancora rimangono nel tuo cuore. Disperdili con gioia nell’aria e rallegrati, mentre il pallone riprende a salire verso il cielo. Ora anche l’ultimo sacchetto è stato vuotato. Ecco sei libero! La mongolfiera ora ti trasporta in alto, sopra le montagne. Guarda sotto di te l’immensa pianura: la città convulsa che ti sei lasciato alle spalle, la strada che si snoda in mezzo ai prati tranquilli, la foresta fitta di alberi e il fiume serpeggiante nella campagna. Guarda le colline che si elevano e si congiungono alle alte montagne. Osserva ovunque una realtà unificante. Nessuna cosa è completa in se stessa. Tutto quel che vedi è parte di una totalità che, nell’insieme, è buona, bella e giusta. Perfino le ansie e il frastuono della città erano necessari: ti hanno permesso di fare un confronto, una scelta. Ora ti domandi: " Cosa voleva il mio ego? Voleva veramente vincoli, dolori e sofferenze?". No di certo! Ora sai cosa cercavi nel profondo del tuo cuore, ben al di là dei risultati immediati ai quali aspiravi. Desideravi la pace, la libertà dell’anima, la saggezza! Sali ancora più in alto con la tua mongolfiera. Mentre il pallone si eleva nella stratosfera, tu non senti freddo, e nemmeno caldo. Il tuo corpo è sempre meno reale. Il peso non esiste più. Non c’è nulla di solido intorno a te. Stai diventando spazio, uno spazio vagamente circoscritto dal pallone, con il suo canestro sempre più immateriale. Sali ancora più in alto, nello spazio cosmico. Osserva la forma rotonda della Terra che ruota lentamente laggiù. Pensa che anch’essa è solo una parte della tua realtà infinitamente più vasta, una realtà che include la Luna, il Sole, i pianeti e tutte le stelle. Fino a oggi hai conservato il tuo centro umano: il tuo piccolo senso dell’"io. Ma cos’è questo "io", quando non c’è nessun altro con cui mettersi in relazione? Quando non ci sono foreste, pianure, montagne, a ricordarti quanto piccolo era il tuo corpo? Getta via l’ultimo dei tuoi attaccamenti terreni! Liberati dai granellini di sabbia, che rappresentano le ultime pendenze terrene che ancora ti trattengono. Libera l’ego dal suo piccolo nido di sicurezza. Offri te stesso alla vastità dello spazio che ti circonda. Abbraccia le galassie. Tu sei questo, e tanto, tanto di più: Tu sei l’universo stesso! Rallegrati, nella calma del tuo sé, della libertà appena scoperta: hai lasciato dietro di te le piccole cose del mondo! Soffermati su questa immagine d’immensità, fino a sentire che questa infinità è ciò che veramente sei. Mentre la mongolfiera veleggia trasportandoti verso l’estremo limite dello spazio, il tuo spirito si espande nel sistema solare, poi nell’intero universo. Continua a meditare sull’immensità, perché TU sei questa immensità! Realizza che il vuoto non esiste in nessun luogo. Colma l’universo di luce e di gioia. Percepisci la loro presenza in tutto lo spazio (in quello che ai nostri sensi umani appare come spazio). Immagina anche che luce e gioia scintillino da tutte le stelle e che ogni pianeta le riceva, come coloro che attraversano il deserto ricevono l’acqua. Luce, gioia, pace, amore, in tutto l’universo, in ogni atomo, in tutti gli atomi del tuo essere! Immagina ora che il Sole sia una stella straordinariamente brillante. Osserva mentre un raggio della sua luce, con un balenio, tocca un unico punto della nostra piccola terra. Scivola giù lungo quel fascio di luce e osservalo mentre converge sulla tua città, sulla tua strada, proprio sulla tua casa. Guarda! Sta entrando nel tuo corpo e lo colma di luce, di amore, di gioia. Immagina che la beatitudine trasmuti in luce i tuoi indumenti, riempiendo ogni cellula del tuo corpo, animando e guidando ogni tuo pensiero e sentimento. Ora la beatitudine fluisce attraverso di te, per assolvere anche i più modesti compiti della tua esistenza terrena. Tu non sei più un semplice essere umano: tu sei un figlio della Luce Eterna. Vivi per sempre con questa consapevolezza racchiusa dentro di te! Tratto da: Io amo meditare .
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