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" DALLO SPIRITO PROCEDE LA LUCE "di Alexandra B. Porter, Ph. D.(traduzione dal Portoghese a cura di Sergio de Ruggiero - Associazione A.C.R.O.)Discorso, pronunciato nella Cappella della "Fraternità Rosacrociana", Max Heindel della Rosicrucian Fellowship, in Monte Ecclesia, California, USA il 24 Febbraio 2002
Buon giorno a tutti! Oggi il mio discorso si intitola: "Dallo Spirito procede la Luce", ed inizierei con una piccola e breve definizione. La parola "Spirito" possiede molti significati. Per esempio, "Spirito" può essere utilizzato per riferirsi ad un’entità individuale disincarnata, qualcuno che fece la sua "transizione" e passò per la dimensione seguente della vita. Può anche riferirsi ad un’entità incarnata, qualcuno che ancora vive sulla Terra. Lo "Spirito" può essere definito come una specie di "esprit de Corps", "espressione dei Corpi", che irradia l’Io di un individuo o un gruppo di individui. Qualcosa di molto poderoso e allo stesso tempo molto sottile. Qualcosa d’invisibile, che provoca effetto sulla persona e allo stesso tempo, influisce sulle situazioni. Tutti noi, per i propositi di questo discorso in Cappella, siamo d’accordo che per la parola "Spirito" desideriamo definire il principio "vitale" dell’anima. Andiamo a stabilire che questo principio che anima la vita, possiede le seguenti caratteristiche:
Concordiamo anche, che è il mezzo della nostra "Illuminazione", la Luce che procede dallo "Spirito" fluisce attraverso ogni condizione in cui noi evolviamo, sia quando siamo in compagnia di altri, sia quando siamo da soli. Ora, andando avanti in questa breve definizione a proposito di cosa si deve intendere per la parola "Spirito", vorrei dare a loro un punto di riferimento. La scienza d’oggi, ci afferma che "l’energia procede dal movimento, e il movimento procede dall’energia". Questo può essere spiegato nella seguente forma. Come molti di voi già conoscono, ci sono due tipi, due forme d’energia: l’energia statica e l’energia dinamica o, energia negativa ed energia positiva. Quando l’energia di qualità positiva e negativa si associano, avviene l’agitazione delle due forze. La conseguenza finale di quest’agitazione è il movimento, che nuovamente produrrà energia. Quest’ora può sembrare non avere nulla a che fare con il principio dello Spirito e della Luce, però intanto, in certe situazioni, le qualità che noi manifestiamo sono il risultato delle qualità negative e positive, la condizione ferma che ci portiamo appresso, dal retaggio delle nostre vite passate, dal quale subito, perdiamo la percezione della Divina Luce "Spirituale". Le migliori lezioni per la nostra vita e l’evoluzione, procedono direttamente dalla rivelazione dello "Spirito" Cosmico. Quando questo appare, una Luce si accende, e come per magia, un velo si alza in mezzo a qualunque situazione dolorosa o difficile. Ugualmente, quando il risultato è una coscienza in colpa, quando l’atto non si rivela e noi non abbiamo conoscenza di questo, sentiamo così, ancora, il pregiudizio della nostra integrità personale e l’agonia nasce da questo. Se non fosse per la Luce, noi non avremmo nessuna percezione o comprensione di quello che è l’oscurità. Saremmo abituati all’assenza di Luce, tanto abituati a quello che ora chiamiamo oscurità, che non la chiameremo più con un nome che suggerisce un contrasto in termini d’illuminazione. Semplicemente noi, la comprenderemo come una situazione usuale, naturale. Questo è ciò che appare quando siamo abituati ad una situazione che è malefica per natura, una situazione che è pericolosa per qualunque forma di vita, una situazione che è nociva alla società, o ad una situazione che nella vita, non contribuisca alla nostra buona salute, sia morale sia legale, spirituale o fisica. Questi sono i modelli che fuoriescono dalle nostre vite stabilendo un ritratto d’apatia. In questa condizione, noi perdiamo di vista da dove procede la Luce, e conseguentemente, saremo incapaci di dare la giusta attenzione agli eventi significativi della nostra vita. Analizziamo un momento, insieme, come quest’energia luminosa dello Spirito, fu posta in movimento nella mia vita, ricordo, nel giorno del mio compleanno. Penso a ciò che accadde quel giorno. Alcuni di Voi già conoscono questa storia, ma è realmente vero che la forza dello Spirito, nella sua totalità, anche se in modo incomprensibile alle nostre limitate menti., a me aiutò ad avere per lo meno, un parziale frammento di capacità di capire quanto fosse accaduto, la forza Spirituale della Luce Divina mi donò chiarezza e comprensione. E intanto, cari amici, nel momento in cui scrivo queste parole sopra l’evento che segue, solamente alcune poche ore sono passate da quando io divenni più vecchia di un anno terrestre. Fu nel giorno del mio compleanno, l’11 Settembre del 2001, che nelle coordinate, di quel punto nello spazio che chiamiamo Stati uniti, si era manifestato da poco un‘indescrivibile orrore. Quando arrivai a casa dal lavoro quella notte, la mia reazione fu di entrare in quello spazio personale della mia casa, dove abitualmente prego, ed iniziare a pregare per sei dei miei familiari, di cui ero certa, fossero rimasti uccisi, e per altri dieci che vivono e lavorano nei dintorni di quel tragico e brutale attacco terroristico sugli Stati Uniti. Da quello spazio riservato della mia casa, dentro la camera in cui riposo, io restai in silenzio, affinché si diramasse luce sulle nostre vite. Desideravo conoscere la situazione e lo schema delle cose. Intanto, focalizzai la mia attenzione sopra l’emblema Rosacrociano, e subito allora, io vidi il corpo di Gesù Cristo contornato da un coro d’Angeli. Gli Angeli, così come Gesù Cristo, vestivano con degli indumenti che sembravano realizzati con del lino risplendente. Era una stoffa di un bianco elettrico, che largamente li avvolgeva, ed intanto, apparivano delinearsi, come se essi fossero abituati a presentarsi in quella forma umanoide. Lì sull’orlo delle macerie, ben vicino ad esse, e nei dintorni delle Torri Gemelle di Nuova York, stavano "trentadue" Angeli ed il Signore, Gesù Cristo. Io percepii chiaramente, che un cavo intrecciato di filamenti dorati, era emanato dal cuore del Cristo. Dalla mia posizione in cima alla scena, il cavo intrecciato di filamenti dorati, sembrava entrare all’interno del cuore d’ogni Angelo, dalla parte posteriore, per uscirne anteriormente dai loro cuori. Questo trapassava individualmente ogni cuore angelico, approssimativamente, ogni sei - otto "piedi", creando così una catena angelica che si estendeva per la lunghezza di molte miglia, di fili dorati ed intrecciati fra di loro, che iniziava la sua estensione dal cuore misericordioso di Gesù. Io non potevo vedere le Loro mani, ma ogni Angelo sembrava che stesse assicurando il cavo intrecciato di fili dorati, a pochi "pollici" dall’uscita del suo cuore. Era come se qualcuno o qualcosa, stesse agitando quel filamento dorato con mano invisibile. Io capii, che dove vi era un Angelo che muoveva la sua porzione di filo, un certo numero d’Anime Celestiali fuoriusciva dai loro corpi esanimi, ammassati, in alto ed in basso, dentro e lungo le macerie. Percepii anche, che ogni Angelo salutava ogni individuo come se fosse stato un membro della sua stessa famiglia. Li sentii sospirare: " padre ", " madre", "figlio", "figlia", "fratello", "zio", e così via, in questa forma. Intanto, dopo aver salutato ogni Anima, questa si congiungeva al filamento dorato di fronte all’Angelo. Quando tutte le Anime Celestiali si furono alzate dal suolo, Gesù Cristo iniziò a camminare in avanti ed ognuno di loro lo seguì, in un'unica fila. Nonostante non riuscissi a vedere i loro piedi, avevo la nitida impressione che stavano dirigendosi verso l’alto, come se marciassero o salissero su di un pendio molto ripido. In alcuni secondi, letteralmente, migliaia d’Anime Celestiali erano giunte nel Cielo. Quando, alla fine della fila del cordone intrecciato di filamenti dorati, io vidi dodici dei miei familiari addentrarsi nel Cielo, mi sentii una stretta alla gola ed un colpo molto acuto all’interno del mio cuore, come se io fossi stata collegata al cordone intrecciato di filamenti dorati, per tutto il tempo. Con quel tremendo dolore che stavo avvertendo, in quel particolare istante, io non posso dire a Loro ciò che è poi accaduto, ma l’ultima cosa che mi ricordo, fu di vedere ed ascoltare le Torri Gemelle di Nuova York, subire un collasso. Per quelli di Voi che stanno chiedendosi: come possa essere accadutoquesto Che cosa voleva significare Per favore, mi credano, io mi posi le stesse domande. Qui sta la conclusione a cui sono arrivata. Come accadde questo ? Per me questa esperienza illustra l’idea che:
Le vittime che persero la vita insieme ai miei familiari l’11 Settembre del 2001 non erano solo americani. Molti erano cittadini di diversi altri paesi. Luoghi come Israele India, Africa, Repubblica Domenicana e Italia, solo per nominarne alcuni. Alcune di queste persone erano qui legalmente per compiere qualche lavoro per il loro paese. Essi erano, madri padri, fratelli, sorelle, cugini o a volte semplicemente, amici di qualcuno. Persone, perciò il fatto di non averle conosciute, non significa che non siano state in relazione. Significa solamente, che dobbiamo ricercare più profondamente in noi, per la corda intrecciata di filamenti dorati. Da quel brutale attacco terrorista, io ho ricevuto centinaia di lettere e di E-mail da tutto il mondo, con cui mi è stato espresso appoggio e solidarietà. Fu interessante notare che tutte, descrivevano una emozione intensa, come quella che io sentii nel mio anniversario dell’11 Settembre 2001. Quelle carte, risuonavano all’unisono sul fatto che siamo tutti cittadini del mondo. Molte delle persone che scrivevano, dicevano di avere inclusi tra le vittime, dei loro familiari, dei loro conoscenti, così come tutta l’umanità, li ricordavano nelle loro preghiere. Molti altri, si espressero nel domandare cosa fosse accaduto al nostro pianeta. Il profondo sentimento di ognuno di coloro che scriveva, mi rivelava che ancora c’è speranza per tutti noi. I loro sentimenti autentici di preoccupazione e amore, ed i loro gentili e sinceri complimenti, tanto a livello personale quanto a livello collettivo, mi rilevarono che tutti coloro che mi scrissero, stavano " parlando la medesima lingua", e le loro Anime erano unite assieme a quelle Anime Celestiali che si formarono nel mio anniversario dell’11 Settembre del 2001. Nel chiudere, io avrei piacere di terminare questo discorso con una citazione, e la mia considerazione su di essa, di un uomo chiamato Walt Whitman, che disse un anno prima che io scrivessi: "Lascia la tua Anima, permanente calma e tranquilla di fronte a mille Universi". E mia umile opinione, io credo, che quello che lui stava realmente dicendo, fosse questo. Che quando si orienta la coscienza verso una dimensione spirituale della vita, per il podere infinito della Luce che procede dallo Spirito, è possibile che si rimanga fermi e tranquilli internamente, non importa quali siano le circostanze esterne, la stessa cosa avviene, in un confronto pauroso con un migliaio di Universi. In differenti livelli ed esiti, ed in differenti situazioni, io scoprii che questo è completamente veritiero. Come una calamità, in se stesso il potere dello Spirito è misterioso, e tutto ciò che noi conosciamo, non è che una piccola frazione di tutto ciò che Lui possiede di sapere e rispetto. Ma, continueremo a studiarLo. Continueremo ad utilizzare tutto ciò che già conosciamo su di Lui. Per favore, scolpiscono le mie parole nella Loro menti, per tutti e per ognuno di noi, il giorno della massima rivelazione arriverà. Questo illumina il mio discorso. Molte grazie a tutti Voi, per le Loro presenze Divine. Che la Luce che proviene dallo Spirito sia con Voi oggi e per sempre. Dio vi benedica. Alexandra Porter
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