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LA BIBBIA E LA RINASCITAUna legge cosmica fondamentale, insegnata nelle Scritture, è quella della rinascita. Essa dice che, in quanto spiriti differenziati provenienti da Dio, rinasciamo vita dopo vita sul piano fisico, in corpi di sempre maggiore efficacia, per apprendere le lezioni relative all'esistenza materiale e per sviluppare in poteri dinamici i nostri poteri latenti divini. Vi sono nella Bibbia dei brani che possono essere giustamente interpretati solo con una lettura che tenga presenta la legge della rinascita, ta questi citamo il Salmo n. 1. Appare anche evidente che i sacerdoti ebraici credevano nella legge della rinascita, altrimenti non sarebbero andati a chiedere a Giovanni Battista: "Sei tu Elia"? (Giov. 1,21), quando il profeta Elia era morto parecchi anni prima. Anche nel vangelo di Matteo, le seguenti parole di Gesù, che riguardano Giovanni Battista, non sono né ambigue, né equivoche: "E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda." (Mat. 11,14-15). In altra occasione, sulla Montagna della Trasfigurazione, Gesù disse: "Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro". Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista (Matteo, 17,12-13). Nel Vangelo di Matteo, Gesù chiede ai Suoi discepoli: "La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?". Risposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti" (Mat. 16,13-14). Notiamo, in questi passaggi, che Gesù non contraddiceva i Suoi discepoli, e questo è molto significativo. Egli era un Maestro, e se essi avessero avuto un'idea erronea concernente la rinascita, sarebbe stato suo dovere riprenderli, e invece non lo ha fatto. Ricercando altre conferme bibliche, riguardanti la veridicità della legge della rinascita, possiamo trovare alcuni casi di persone scelte, per un certo compito, prima ancora della loro nascita. Vi fu, per esempio, un Angelo che annunciò la venuta di Sansone e la sua missione destinata a distruggere i Filistei. I seguenti brani sono molto chiari a tal proposito. "C'era allora un uomo di Zorea di una famiglia dei Daniti, chiamato Manoach; sua moglie era sterile e non aveva mai partorito. 'Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla d'immondo. Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei' (Giud. 13, 3-5). Poi la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse" (Giud. 13, 24). Anche in Geremia (1,5), il Signore dice al Profeta: "Prima che tu nascessi, io ti ho santificato e ti ho nominato profeta di tutte le nazioni". Una persona non viene scelta a caso: Generalmente una persona viene scelta per fare una certa missione perché possiede delle capacità che la rendono idonea a compiere quel dato lavoro. Si desidera infatti che essa abbia molta pratica al riguardo perché sappiamo bene che "vale più la pratica della grammatica". Le abilità che possediamo non ci sono certo state donate alla nascita, come si crede comunemente, le abbiamo invece guadagnate esercitandoci in qualche vita passata. Vediamo pertanto che i personaggi biblici appena citati sono stati scelti perché avevano maturato in vite precedenti le qualità necessarie per adempiere le loro importanti missioni. La Legge di causa ed effetto: Vi è un'altra legge che opera insieme a quella della Rinascita, affinché sia esercitata quella giustizia perfetta che compete ad ogni saggio Creatore, questa legge viene definita "Legge di Causa ed Effetto ". In Oriente viene chiamata "Legge del Karma". Se il ricercatore vorrà fare le dovute indagine troverà immancabilmente che questa legge opera in modo perfetto su tutti i piani, e ogni "seme" che abbiamo seminato, in pensieri, parole e opere, non mancherà di produrre il frutto corrispondente. Citiamo ora qualche brano della Bibbia che sottolinea molto bene questo concetto. Scrive Paolo nella lettera ai Galati: "Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l'occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede" (Gal. 6,7-10). Ed ancora in una lettera ai Corinzi: "Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà" (2 Cor 9,6). Anche Gesù ho sottolineato l'importanza di una giusta semina, disse infatti: "Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio" (Luca 6,37-38). Nel capitolo nono del vangelo secondo Giovanni, troviamo il seguente brano molto interessante. "Passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: 'Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?'. Rispose Gesù: 'Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è accaduto così perché si manifestassero in lui le opere di Dio'" (Giov. 9,1-3). In questo passaggio gli Apostoli fanno una domanda che implica, in modo assai chiaro, la loro credenza nella legge della rinascita. Se così non fosse non avrebbero mai chiesto se la colpa era del cieco, essendo questi invalido fin dalla nascita. Con le sue parole Gesù spiega in modo assai chiaro che la sofferenza non è mai gratuita, e quando è presente serve sempre ad uno scopo. Qualcuno ha detto che "dietro l'ombra più nera si cela la luce più fulgida". Bisognerebbe ricordarlo sempre, ed in special misura quando ci si trova ad affrontare problemi e difficoltà. L'origine profonda di varie malattie: Quando, in una data vita, si infrangono le leggi della natura, in una vita successiva si dovranno subire delle limitazioni. Sono le trasgressioni delle legge divina, a livello fisico e morale, che stanno alla base delle varie problematiche che affliggono l'uomo, così come la Luna lo è per la produzione delle maree. Attraverso la sofferenza e le limitazioni una persona apprende le sue lezioni e, quando le avrà apprese, l'infermità sparirà.
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A.C.R.O. - Gruppo di Studi Rosacrociani di Roma -
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