L'INTERPRETAZIONE ROSACROCIANA DEL
CRISTIANESIMO
(un metodo sicuro per l'acquisizione della
conoscenza)
L'Ordine Rosacroce è un'antica confraternita mistica formata nel 1313
da un maestro altamente spirituale avente il simbolico nome di "Christian
Rosen Kreuz", Cristiano Rosa Croce. La sua missione fu di preparare una
nuova fase della religione Cristiana per diffonderla nell'imminente
periodo in cui, cambiando il mondo e l'uomo, anche la religione avrebbe
dovuto essere mutata. Il sistema di culto che corrispondeva ai bisogni
spirituali dei nostri antenati è ora inadatto alle mutate condizioni
intellettuali. Per questa ragione le grandi entità spirituali incaricate
dell'evoluzione, cambiano le religioni del mondo in armonia con il
passaggio dei corpi celesti che si muovono nel cielo.
La filosofia Rosacrociana basata sul Cristianesimo, si sforza di fare
della religione un fattore vivente sulla terra e di condurre al Cristo
coloro che non riescono a trovarlo con la sola fede. Lo scopo particolare
di questa filosofia è di diffondere la dottrina Cristiana attraverso lo
strumento della conoscenza esoterica, là ove non sia possibile farlo
mediante la fede. Essa tende a completare la missione delle Chiese e mai a
soppiantarle.
La filosofia Rosacrociana insegna che l'uomo possiede un sesto senso
latente, che in alcuni è stato sviluppato e che può tuttavia essere
sviluppato da ciascuno di noi. Questo senso rende chi lo possiede atto a
percepire ed investigare i regni superfisici, dove i cosiddetti "morti"
vivono la loro vita usufruendo del corpo spirituale. Insegna inoltre che
la Terra è una grande scuola alla quale noi facciamo ritorno vita dopo
vita mediante la rinascita, apprendendo nuove lezioni durante ogni
soggiorno ed evolvendosi gradatamente verso una maggiore perfezione di
carattere e di capacità.
I gradi realizzati dalle svariate individualizzazioni in questa scuola
di vita spiegano la ragione della differenza dei destini umani, cosa che
possiamo osservare attorno a noi. Tuttavia, quando osserviamo le
disuguaglianze della vita, non dobbiamo disperare, perché sappiamo che,
prima o poi, tutti potremo essere perfetti come il nostro Padre nei
cie1i.
Verrà il tempo in cui ciascuno di noi otterrà la consapevolezza
cosciente che la vita, come la vediamo scorrere, è soltanto passeggera e
che fra le incertezze della nostra esistenza una cosa sola è sicura: la
morte!
Quando la mente viene assalita dal pensiero che un giorno o l'altro noi
tutti dovremo affrontare il cosiddetto "salto nel buio", inevitabilmente
si presentano le seguenti domande: Da dove veniamo Perché siamo qui?,
Dove andremo?". Questo è il problema fondamentale che presto o tardi tutti
dovremo affrontare ed ha grande importanza come verrà risolto in quanto
tale soluzione potrà influire sull'intera nostra vita.
Gli insegnamenti Rosacrociani leniscono anche il dolore e l'angoscia
dalla più grande di tutte le prove, "la perdita di una persona cara",
anche se si fosse trattato di un "ribelle" o di "una pecora nera"
familiare, in quanto noi sappiamo che di fatto "in Dio viviamo, ci
muoviamo ed abbiamo la nostra Essenza" e perciò se una sola anima si
perdesse, si perderebbe una parte di Dio. Simile prospettiva è
assolutamente impensabile; sotto l'immutabile legge di Causa ed Effetto
noi siamo costretti ad incontrare in una vita successiva, sotto altre
circostanze, questi cari e in quell'occasione l'amore che ci ha legato e
ci legherà continuerà fino a quando non avrà trovato la sua piena
espressione.
Le leggi della natura verrebbero violate se una pietra lanciata in alto
dovesse rimanere sospesa nell'atmosfera, e sotto le medesime immutabili
leggi coloro che passano nelle più alte sfere dovranno fare ritorno sulla
Terra. Il Cristo disse: "Dovrai nascere di nuovo" e "Se vado da mio Padre,
farò ritorno".
Quando la nave della nostra vita salpa dolcemente sui calmi mari degli
anni, spinta dal vento sereno della salute e della prosperità, quando
siamo circondati da amici desiderosi di aiutarci e di contribuire alla
nostra letizia, quando gli onori sociali o politici potranno soddisfare i
nostri svariati desideri, solo allora potremo dire, a giusta ragione:
"Questo mondo mi va proprio bene". Ma quando le onde del successo cessano
e la bufera della avversità ci getta sugli scogli della sventura ed il
mare della sofferenza minaccia di sommergerci, quando gli amici ci
abbandonano ed ogni aiuto viene a mancare, dobbiamo allora cercare la
guida nei cieli, come fa il marinaio quando dirige la nave.
Inoltre, una persona che cerca una guida su cui possa sperare nei
tristi giorni del dolore, vorrebbe abbracciare una religione che si fondi
su leggi eterne e su principi immutabili, che spieghi i misteri della vita
e che, nel medesimo tempo, contenga un principio di devozione che soddisfi
il suo cuore, per cui questi due elementi esistenziali vengano appagati.
Solo quando l'uomo ha un chiaro concetto dello schema evolutivo umano è
in grado di vivere in conformità ad esso. Allorquando avrà compreso che
detto schema è benefico ed utile al massimo grado e che tutto è
immancabilmente controllato dall'amore divino, solo allora si desterà in
lui una vera devozione ed un'acquiescenza sincera che gli risveglierà il
desiderio profondo di diventare collaboratore al piano di Dio.
Nessun occhio e nessun orecchio umano ha mai visto e sentito le glorie
che sono in serbo per noi, ma Oliver Wendell Holmes ha cercato di
esprimere nelle seguenti righe quello che ci possiamo attendere:
"Costruisciti più maestose dimore, o anima mia! Mentre le brevi stagioni
passano, abbandona il tuo passato angusto! Lascia che ogni nuovo tempio,
più nobile dell'ultimo, ti abbracci dal cielo con una volta più vasta,
fino a che tu sia finalmente libera abbandonando la tua conchiglia, ormai
troppo piccola, lungo l'irrequieto mare della vita!